Oggi, 23 marzo, il calendario liturgico della chiesa Cattolica Cristiana festeggia San Turibio de Mogrovejo. Questo santo nacque nel piccolo paesino di Mayorga, nella provincia spagnola di Valladolid, il giorno 16 novembre del 1538 e morì nel paese di Saña, in America Latina, il 23 marzo 1606. San Turibio fu inquisitore a Granada e diventò l’arcivescovo della città peruviana di Lima grazie all’intercessione del re Filippo II. La Chiesa lo ha riconosciuto come santo nel 1726 grazie al papa Benedetto XIII. Secondo alcuni recenti documenti a noi pervenuti, san Turibio aveva origini nobiliari. Infatti era nato dal conte Luis Alfonso de Mogrovejo e dalla contessa Ana de Robles y Moran. San Turibio già da molto giovane iniziò a studiare diritto canonico nella città di Valladolid e successivamente si trasferì presso l’Università di Salamanca, dove esercitò la professione di insegnante anche dopo la sua laurea e dopo aver preso i voti per diventare sacerdote. Riscosse molto successo tanto che il re Filippo II, benché non fosse di religione cattolica, lo rese il presidente del tribunale dell’Inquisizione di Granada, nel mese di febbraio del 1571. Dopo circa 8 anni nel mese di maggio del 1579 lo stesso re Filippo II lo proclamo arcivescovo di Lima, che all’epoca era definita Ciudad de Los Reyes; questa città era stata fondata dal conquistatore Francisco Pizarro nel 1535.
Successivamente il papa Gregorio XIII confermò la nomina ad arcivescovo del santo e lui succedette a Jerónimo de Loayza. Il 12 maggio del 1581 San Turibio de Mogrovejo una volta preso possesso della sede vescovile andò a Lima dove prese molto a cuore la situazione e la condizione degli Indios americani costretti a subire il nuovo potere e le leggi dei conquistadores spagnoli. San Turibio per essere più vicino alle esigenze dei poveri Indios iniziò a imparare la lingua del luogo, diffondendo la parola del Signore e impartire l’istruzione alle popolazioni indigene. Iniziò a scrivere libri per il catechismo in lingua spagnola, tradusse il vangelo e istituì nella futura capitale, Lima il primo centro seminaristico di tutta l’America Latina nel 1591.
A causa del suo prodigarsi per le popolazioni autoctone il santo non era ben visto dal viceré spagnolo che iniziò a contrastarlo in ogni modo, ma l’ecclesiastico era un uomo dal grande coraggio e molto caparbio. Nel 1605, purtroppo, durante una visita pastorale nella città di Pacasmayo, contrasse una tipologia di febbre molto contagiosa che lo fece morire entro un anno nella sua casetta a Saña, vicino Lima, il 23 marzo del 1606.