L’ennesimo particolare che, sommato ai precedenti, potrebbe contribuire a dare una svolta alle indagini. Come già abbiamo raccontato, in via Cigli, à stato ritrovato l’orologio di Roberta Ragusa. Si tratta della stessa strada in cui fu vista litigare la sera della scomparsa con il marito Antonio Logli. Sulla Nazione, poi, un uomo che afferma di conoscere bene entrambi, svela un’altra coincidenza: alcune sere dopo la scomparsa, di lunedì, ha visto Logli aggirarsi in automobile proprio in quella strada. Guidava lentissimo, e continuava a guardare a destra e a sinistra, ai bordi della via, come se stesse cercando qualcosa. Un particolare a cui, inizialmente, l’uomo non aveva dato peso. Erano i giorni, infatti, in cui Roberta veniva cercata dando per scontato che fosse ancora viva. Il testimone ha anche spiegato di essere certo che si trattata proprio di Logli, così come Logli si è accorto di essere stato visto. A chi gli ha chiesto come fa a essere così sicuro, ha risposto che si tratta di «un particolare che adesso non posso riferire». Di certo, pare che la procura non riterrà questi particolari determinanti. Tanto più che, fino a quando non ci sarà la prova del fatto che Roberta è stata uccisa, non ci saranno incriminazioni per omicidio, benché Logli sia attualmente indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Tuttavia, si tratta di un elemento utile non solo per aiutare gli inquirenti ad orientarsi nelle indagini, ma anche nel corso dei numerosi interrogatori che partiranno da dopo Pasqua.