Papa Francesco si è recato nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, come annunciato. Scopo della visita era celebrare il momento della lavanda dei piedi uno dei momenti più importanti delle celebrazioni della Settimana Santa. Per la prima volta, al rito sono state ammesse due donne, due ragazze detenute, di cui una anche musulmana. Bergoglio da arcivescovo di Buenos Aires aveva già ammesso una volta al rito delle donne: per un papa invece la prima volta, ma il Vaticano ha accettato di fare come chiesto dal papa. I dodici prescelti per il rito erano alcuni dei cinquanta minori detenuti nel carcere: la ragazza musulmana è di nazionalità serba, l’altra ragazza invece una italiana cattolica. Il Papa, prima di celebrare la lavanda ha detto: “Adesso faremo questa cerimonia di lavarci i piedi e ciascuno di noi pensi: io davvero sono disposto a servire, aiutare l’altro? Pensi quello soltanto, e questo segno è una carezza di Gesù, che fa perché Gesù è venuto proprio per questo per servire per aiutarci”. E’ un simbolo e un segno ha detto ancora: chi è più in alto deve essere al servizio degli altri. Tra le curiosità della giornata, il telo per asciugare i piedi è stato donato dagli ospiti della comunità Villa San Francesco di Pedavena in provincia di Belluno che ospita minori con difficoltà personali e familiari. Un asciugatoio fatto con 720 fili diversi giunti da Nazareth, Betlemme, Tekoa, Tiberiade, Gerico, Gerusalemme, As-Samu, Ebron, Betania, Bet Hanina, Bet Jiallah, Cana e Cirene, fra Palestina, Israele e Terra Santa.



Leggi anche

IL PAPA E LA GUERRA/ Mentre la carne sanguina, il realismo della pace viene solo dal VangeloPAPA FRANCESCO/ Lo sguardo di Bergoglio su ambiente, economia e guerreUCRAINA, RUSSIA, EUROPA/ "Dal corpo di pace alla dittatura Ue, cosa mi ha detto papa Francesco"