Il 29 marzo, 88° giorno del Calendario Gregoriano, la Chiesa Cattolica celebra la memoria di vari santi tra cui Santa Gladys (Gwladys). Gladys era la figlia del sovrano gallese Brychan, vissuta a cavallo tra il IV e il V secolo. La giovane, per metà irlandese e per metà gallese, trascorse la sua esistenza nel corso del turbolento periodo che vide le isole britanniche sconvolte dalle invasioni di Angli e Sassoni, con la parte di popolazione di origine celtico-romana costretta a rifugiarsi nelle aree più periferiche per sfuggire ai violenti barbari. La giovane Gladys, di una bellezza straordinaria, fece invaghire di sé il pagano Gwynllyw, violento sovrano del Galles meridionale, che chiese di sposarla. Brychan non voleva concedere la propria adorata figlia a un pagano, e pertanto disse a Gwynllyw che avrebbe acconsentito al matrimonio solamente dopo che il pretendente si fosse fatto battezzare, convertendosi alla religione cristiana.
Gwynllyw, che non voleva abbandonare la propria religione pagana, chiamò a raccolta i suoi fedeli soldati e prese d’assalto la fortezza di Brycheiniog e rapì la giovane che vi si era rifugiata. Gladys non si oppose al suo rapitore e si sacrificò cristianamente, accettando la sua violenza come un martirio. Il peccato carnale commesso da Gwynllyw su Gladys presto diede i suoi frutti. Il figlio che nacque venne chiamato Cadoc. Nel frattempo, la cristiana rassegnazione di Gladys, ispirata dallo Spirito Santo, aveva aperto una breccia nel duro cuore del pagano Gwynllyw. Con il suo comportamento mite, Gladys riuscì a convincere Gwynllyw a convertirsi al Cristianesimo: questi abbandonò i suoi idoli pagani e acconsentì a farsi battezzare, sposando cristianamente la regina.
Il regno dei due sovrani fu un periodo felice e prospero per i sudditi – in parte ancora pagani – di Gwynllyw. Questi iniziarono a convertirsi in massa al Cristianesimo, vivendo illuminati dal Signore. Gwynllyw rimaneva comunque un guerriero, e talvolta aveva un comportamento violento. Gladys non approvava l’atteggiamento bellicoso del marito e la sua vita precedente: illuminata dallo Spirito Santo, la giovane convinse Gwynllyw ad abbandonare per sempre le armi e a ritirarsi con lei in preghiera per espiare i suoi peccati e purificare la sua anima. In una visione, Dio mostrò ai due sposi Stow Hill (Newport), indicando loro la via per raggiungere l’area e stabilirsi come eremiti. A Stow Hill la coppia visse in astinenza dal peccato, praticando vita ascetica, cibandosi solamente di poche erbe e bagnandosi nelle gelide acque dell’Usk per allontanare le tentazioni del peccato carnale.
In seguito, lo Spirito Santo mostrò a Gladys come raggiungere Pencarn in Bassaleg: la regina spiegò al marito la sua scelta e si allontanò, stabilendosi da sola nel nuovo eremo. Infine, la regina Gladys si ritirò a Capel Wladus in Gelligae, dove trascorse i suoi ultimi giorni e dove morì il 29 marzo. Nello stesso giorno morì anche il marito Gwynllyw. È sepolta nella chiesa di Gelligaer. L’opera di cristianizzazione del Galles venne continuata dal figlio della coppia, Cadoc, che venne in seguito proclamato santo.