Nonostante la primavera tardi ancora a farsi vedere su gran parte della Penisola, nella notte tra sabato 30 marzo e domenica 31 marzo (nella notte tra oggi e domani, quindi) ritorna l’ora legale. Alle due del mattino, quindi, le lancette andranno spostate in avanti di un’ora: saremo costretti a dormire di meno, ma aumenteranno le ore di luce e il risparmio energetico. D’altronde è proprio questo l’obiettivo dell’ora legale, ideata per consentire un maggior sfruttamento delle ore di luce e il conseguente risparmio energetico derivante dal minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Secondo Terna, società proprietaria della rete per la trasmissione elettrica italiana, il risparmio complessivo di elettricità nei prossimi 7 mesi (l’ora solare tornerà a ottobre) sarà di a 543,8 milioni di kilowattora, corrispondente al fabbisogno annuo medio di 180 mila famiglie. In termini di costi, il risparmio economico per il 2013 sarà pari a oltre 90 milioni di euro. Dunque un vantaggio non poco specie in questi tempi di crisi.



In Italia l’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916 e, dopo essere stata sospesa e successivamente ripristinata negli anni della Seconda Guerra Mondiale (in particolare tra il 1940 e il 1948), venne definitivamente adottata grazie a una legge del 1965, periodo di crisi energetica. Poi, con la sua introduzione a livello europeo, l’ora legale ha raggiunto la durata attuale solamente nel 1996. L’ora legale in arrivo, che ci farà spostare le lancette in avanti di un’ora nella notte tra sabato e domenica, ci accompagnerà fino al prossimo 27 ottobre. In altri paesi, come gli Stati Uniti d’America, l’ora legale è in vigore già dal 10 marzo scorso.

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