Sono ancora 12 i cardinali elettori che devono giungere in Vaticano per il Conclave: il loro arrivo è previsto nelle prossime ore e già martedì pomeriggio o al massimo nella giornata di mercoledì potrebbe quindi essere decisa la data d’inizio del Conclave. Da più parti viene accreditata quella di lunedì 11 marzo, in netto anticipo rispetto al periodo stabilito dalle costituzione vaticane, ma in linea con quanto stabilito da Benedetto XVI con il Motu Proprio “Normas Nonnullas”, pubblicato il 22 febbraio scorso, che per l’appunto prevede che, nel caso siano presenti tutti i cardinali elettori, si possa non rispettare il periodo di 15 giorni d’attesa tra l’inizio della sede vacante e il conclave. D’altro canto, questo periodo è stato stabilito proprio per dare ai cardinali, che provengono da tutto il mondo, il tempo per arrivare a Roma anche in caso di morte improvvisa del Pontefice. In questo caso, nessun cardinale è stato colto alla sprovvista, ma ha potuto organizzare per tempo viaggio e permanenza a Roma. Infatti, lunedì 4 marzo, alla prima Congregazione generale del Collegio cardinalizio – che è composto da 207 prelati – erano presenti 142 cardinali di cui 103 su 115 elettori effettivi. In realtà i cardinali con diritto di voto sarebbero 107 ma due di essi hanno già annunciato che non saranno presenti: il quasi 79enne gesuita indonesiano Julius Riyadi Darmaatmadja per motivi di salute, mentre per motivi di opportunità il discusso arcivescovo emerito di Edinburgo, lo scozzese 75enne Keith Michael Patrick O’Brien.
L’età media dei cardinali elettori è di 71,9 anni: si va dal “giovane” Baselios Cleemis Isaac Thottunkal, arcivescovo maggiore di Trivandrum dei siro malankaresi, nato il 15 giugno 1959, nominato cardinale da papa Benedetto XVI nell’ultimo concistoro del 24 novembre 2012, all’ottantenne tedesco Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, che mantiene il diritto al voto per pochi giorni, poiché compie gli anni martedì 5 marzo. Il limite degli 80 anni infatti non si riferisce alla data di inizio del Conclave, come i più credono, ma a quella di inizio della Sede vacante. Altri cardinali vicini alla soglia degli 80 anni sono l’italiano Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, il cui compleanno è il 18 marzo, e il messicano Juan Sandoval Íñiguez, che festeggia gli anni il 28.
Sorte inversa per Lubomyr Husar, dei Monaci Studi Ucraini, arcivescovo maggiore emerito di Kiev che, avendo compiuto gli 80 anni il 26 febbraio scorso, per tre giorni non siederà in Cappella Sistina. In sua compagnia, fuori dalla Cappella Sistina rimarranno, tra gli altri, il Decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano, che di anni ne ha 85, e il vice Decano, il francese Roger Marie Élie Etchegaray, che ha oltrepassato la soglia dei 90. Il primato di cardinale più anziano spetta però a un italiano, il comunicativo e combattivo Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia, che il 20 luglio prossimo festeggerà i 99 anni.
Dei 115 cardinali elettori, 17 appartengono a congregazioni religiose: la pattuglia più nutrita è quella dei salesiani, con quattro membri (Amato, Bertone, Farina, Rodríguez Maradiaga) appaiata dai francescani (i minori Vallejo, Hummes, Napier e il cappuccino O’Malley); seguono i gesuiti (Bergoglio e Darmaatmadja) e i domenicani (Duka e Schönborn), infine gli scalabriniani (De Paolis), gli oblati di Maria Immacolata (George), i sulpiziani (Ouellet), i monaci maroniti della Beata Vergine Maria (Raï), i redentoristi (Terrazas Sandoval).
Durante la prima Congregazione di lunedì mattina sono stati svolti i primi adempimenti in vista del conclave, con il giuramento di segretezza dei cardinali e il sorteggio dei tre assistenti del camerlengo: i cardinali Re, per l’ordine dei Vescovi; Sepe per l’ordine dei Presbiteri; Rodé per quello dei diaconi. Resteranno in carica tre giorni, poi, se le congregazioni proseguiranno – se ne dovranno sorteggiare altri, per un’adeguata rotazione. Nel pomeriggio, padre Raniero Cantalamessa, predicatore della casa pontificia, ha tenuto una prima meditazione e al termine il collegio cardinalizio ha inviato un messaggio al Papa Emerito Benedetto.