Ancora niente di deciso per l’inizio ufficiale del conclave, che con molta probabilità però comincierà la sera del prossimo lunedì. E’ infatti stata fissata la messa “pro-eligendo Romano Pontefice” per l’11 di marzo: è l’atto ufficiale che segna l’ingresso dei cardinali nel conclave stesso, dunque dopo la messa stessa dovrebbe cominciare l’importante momento in cui si deciderà il nuovo Pontefice. Domani poi si completerà l’arrivo dei cardinali, in tutto 115, con l’ultimo ancora mancante, quello vietnamita, Jean-Baptiste Pham Minn-Man. Oggi invece sono arrivati il cardinale di Varsavia, il polacco Kazimierz Nycze, il 74enne cardinale cinese, vescovo di Hong Kong, John Tong Hon di Hon. Confermata anche la presenza del cardinale tedesco Karl Lehmann. E sempre oggi intanto si è tenuta la quarta riunione delle congregazioni cardinalizie nessuna data ufficiale di inizio conclave che si crede ormai verrà annunciata nella quinta riunione di domani con tutti i cardinali presenti. Nella Cappella Sistina intanto, luogo dove come sempre si voterà per il nuovo Papa, sono già state sistemate le due stufe quella per la fumata nera in caso negativo e quella per la fumata bianca che annuncia l’avvenuta elezione. Domani si annunciano due riunioni come ha detto alla stampa Padre Lombardo. La mancata decisione della data di inizio del conclave secondo qualcuno non è data solo dalla mancanza di alcuni cardinali ma anche dalla posizione che starebbero tenendo i cardinali americani, che vorrebbero più tempo per discutere della situazione della Chiesa e, sembra, della Curia romana. Il cardinale O’Malley ha infatti detto: “Molti cardinali sono preoccupati: se non c’è tempo sufficiente per le congregazioni, se si taglia il tempo per la discussione e il discernimento, allora ad allungarsi sarà il conclave”.
I cardinali americani hanno anche cancellato oggi il consueto incontro quotidiano con la stampa. Ha spiegato il perché Padre Lombardi: “È in corso un cammino che fa il Collegio cardinalizio per giungere in piena coscienza all’elezione del nuovo Santo Padre, e c’è una tradizione di riservatezza per tutelare la libertà e l’indipendenza di tutti in questo avvicinamento”.