Ali Agca non smette mai di stupire, con le sue rivelazioni che fino a oggi non hanno poi rivelato granché. Da quando venne arrestato per aver cercato di uccidere Giovanni Paolo II, il turco ne ha dette veramente tante, tutte possibili piste che non hanno mai portato a niente di concreto. Adesso arriva l’ultima delle sue dichiarazioni e riguarda un caso che spesso è stato intrecciato – anche qui senza particolari dimostrazioni – al suo. Si tratta della scomparsa di Emanuela Orlandi e di quella di Mirella Greogri, figlie di dipendenti vaticane scomparse proprio nello stesso periodo dell’attentato al Papa. Concedendo una intervista alla trasmissione Quarto grado che andrà in onda domani sera, l’ex terrorista turco dice che entrambe le ragazze furono rapite per ottenere la sua liberazione: la storia della banda della Magliana, aggiunge, invece non centra nulla con il caso. Come si sa il boss di tal sbanda criminale fu sepolto proprio nella chiesa a fianco dell’istituto musicale dove Emanuela Orlandi fu vista per l’ultima volta; ci furono poi rivelazioni di pentiti che parlarono di un collegamento. Chi ha dunque rapito Emanuela? Secondo Ali Agca l’ordine venne dal governo dell’Iran:  “Emanuela Orlandi era la figlia di un uomo che lavorava dentro l’appartamento del Papa, considerato anche un agente dei sevizi segreti Vaticani. La famiglia Orlandi sapeva perfettamente che Emanuela era stata rapita con la complicità di qualcuno in Vaticano. Però l’ordine del rapimento di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è partito dal governo iraniano”. Ali Agca coinvolge in queste rivelazioni anche Giovanni Paolo dicendo che era al corrente dei fatti e parlando pubblicamente avrebbe rilasciato una sorta di messaggio in codice ai rapitori. Ma la notizia più clamorosa arriva alla fine: Emanuela Orlandi è libera ma rinchiusa in un convento di clausura: “Dopo il mio ritorno in Turchia, Emanuela Orlandi è stata liberata, è stata consegnata al governo Vaticano. Adesso, probabilmente, Emanuela Orlandi si trova in un convento di clausura, affinché non riveli questa complicità del Vaticano e del governo iraniano. Quindi, in qualche modo, Iran e Vaticano sono complici nell’omertà, un’omertà incredibile.” Che accordo ci sarebbe stato? 



Lo spiega ancora lui: “Fra il governo Vaticano e il governo iraniano c’è un silenzio concordato per difendere il dialogo interreligioso fra musulmani e cristiani, per evitare grandi conflitti umani e religiosi tra due popoli. Io capisco e rispetto questa posizione del Vaticano, però non posso rispettare questo silenzio su Emanuela Orlandi: quindi il Vaticano deve immediatamente liberare Emanuela.”

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