Sì, sono infinitamente “grata a Dio per averci dato in Benedetto XVI un papa meraviglioso , saggio e buono” (io però Papa lo scrivo con la maiuscola, sarà pure un nome comune, nella forma, ma nella sostanza no).
Sì, “spero sinceramente che alla Chiesa sia donato un degno successore, fede granitica, che preghi tanto eccetera ecc.”, (ci mancherebbe, ci crediamo o no allo Spirito Santo?)
Sì, “desidero anch’io con la preghiera contribuire a far sì che lo Spirito Santo guidi, protegga e illumini i nostri cardinali.
Ma un cardinale non lo adotto, no.
Mi spiace, l’iniziativa del sito omonimo (adottauncardinale.it) avrà tante buone intenzioni, è ingenuamente simpatica, non fa male, come dire, non impegna neppure troppo. Ma un Conclave è cosa troppo seria, suscita troppo timore e tremore per qualsiasi leggerezza.
Mi spiace, vorrei sinceramente essere la 339507 persona che accoglie la richiesta (anonima, peraltro), anche se spero che a pregare per il prossimo Papa, e per quello attuale, siano in molti di più. “Prima, durante il Conclave e per i tre giorni successivi”, è la richiesta.
E poi? Chi s’è visto s’è visto? Il papa insediato con o senza mitria non avrà più bisogno di preghiere?
No, non adotto un cardinale, scelto a caso da un sistema informatico. Se proprio voglio, scelgo di pregare per un viso che mi ispiri, per una storia di cui m’informo e che mi colpisce, per parole che ho letto e che mi hanno toccato. Decido di pregare perché facciano Papa il cardinal X, perché no. Pronta a lasciarlo al suo lavoro in diocesi se non sarà lui l’eletto, ma insomma, una preferenza possiamo pur averla anche noi, come ce l’hanno i cardinali cui è affidato l’onere. Alcuni prelati mi stanno piuttosto antipatici, e tendenzialmente non li vorrei sul soglio di Pietro. Naturalmente sarei ben felice di essere smentita, e scoprire nel Papa più lontano dal mio gusto la persona santa e giusta per la Chiesa oggi. Non è stato così, con l’uomo venuto da lontano, che portava quel nome strano, da Africa nera, Woytjla? Non piaceva, non piacque a tutti, che si affrettarono a incensarlo post mortem. E Joseph Ratzinger, non ispirava sospetto quell’accento tedesco, quell’intransigenza, si pensava, quella sua riservata supponenza professorale? Oggi tutti a esaltare il Papa mite e umile e semplice…
Dunque, non sceglierò il mio cardinale preferito, con o senza adesione sul sito.
Vorrei che i cristiani, che si sentono appartenenti alla Chiesa pregassero per i cardinali, perché gli angeli custodi li veglino e lo Spirito li illumini, perché il demonio resti fuori dalla Cappella Sistina e perché cordate, intese, intrallazzi, magari congiure fossero termini da limitare alla nostra pessima politica. Invece ne sono pieni i giornali, che poveri, devono pur riempire le pagine e scrivere qualcosa. Purtroppo, ci pigliano spesso, perché che la sporcizia alberghi nella Chiesa, come pure troppi interessi non proprio e soltanto spirituali, non sono i giornalisti ad averlo detto. Ma, ricordava Madre Teresa, il Signore scrive dritto su righe storte, e si servirà anche stavolta delle umane debolezze per tirar fuori il suo asso migliore.
Non adotterò un cardinale. Non mi va di scrivere nome, cognome e mail, col rischio di essere invasa da catene di Sant’Antonio di preghiere e avvisi di novene, suggerimenti di pellegrinaggi o pratiche pie. Sono stanca di questa abbuffata stordente, di questa cotta adolescenziale di “rete”, nella Chiesa. Non mi piaceva neppure il Papa su Twitter, e probabilmente non capisco nulla io, ma non mi attirano le cerchie, i forum, i gruppi di spiritualità che si passano voce e preghiere tramite lo schermo pc. Credo che il Cristianesimo si diffonda per contagio, e come etimologia insegna, per un contagio ci vuole la vicinanza, ci vogliono i cinque sensi, ci vuole un incontro. Poi, tutto è possibile. Che ci si innamori di un cinguettio cardinalizio, e ci si aprano le porte della fede; che pregando per un cardinale assegnato da caso, così ci avverte il sito predetto, le nostre preghiere salgano a Dio più che col fumo d’incenso di una cattedrale. Tendenzialmente, preferisco la cameretta che ospita le preghiere della sera, una comunità di amici, l’immagine di una Madonna davanti a cui inginocchiarsi. Preferisco pregare per l’orchestra dei cardinali, e non per un violino solo o un virtuoso del flauto. Se poi Qualcuno preferisse le percussioni, o la tromba, ci rimarrei quasi male. Se poi un trombone scoprisse di avere followers oranti in numero superiore agli altri, sai che armonia. Almeno nella preghiera, lasciateci liberi. Ho delle perplessità sulle adozioni a distanza di bambini in difficoltà. Ci sono siti che propongono di adottare città, perfino una pecora. I cardinali, quelli lasciamoli in pace.