Il 10 aprile si celebra Santa Maddalena di Canossa. Nata da una famiglia tra le più illustri e importanti dell’Italia del XVIII secolo, discendente della signora di Canossa Matilde di Toscana, Maddalena venne alla luce nel 1774 a Verona. Dopo la morte del padre e l’abbandono da parte della madre, che si risposò con un altro uomo, Maddalena venne affidata, a soli sette anni, a un’istitutrice. A diciassette anni si ritrovò nel Carmelo di Trento, successivamente in quello di Conegliano. Ma quella vita non le piaceva. A inizio XIX secolo tornò così a casa, dove ospitò due ragazze in difficoltà. Lei, che era una giovane di famiglia facoltosa, destinata quindi a vivere nel lusso, nell’agiatezza, scoprì che la frivolezza di un’esistenza fine a se stessa e disimpegnata non faceva per lei. Capì che la vera grandezza non sta nell’avere e nello sfruttare, ma nell’avere e rinunciare, magari per aiutare quelle persone che, sorrette un po’ di meno dalla benevolenza del destino, non posseggono altrettanto. Capì che la sua vera vocazione era rendere meno dura l’esistenza di queste persone, condividerla in modo da prendersi sulle spalle un po’ del loro mal di vivere.
Maddalena, dunque, decise di non essere la signora del palazzo di famiglia, che nonostante tutto quel che era successo era ancora uno dei più insigni, come tutti si aspettavano. Anche per quel che riguarda il discorso su un suo eventuale matrimonio, a tutti sembrava interessare tranne che a lei. La sua vocazione era un’altra: non diventare moglie, ma compagna. Non diventare signora della casa, ma umile serva di chi ci abitava. L’esperienza di condivisione e aiuto a queste due ragazze andò dunque a buon fine, e Maddalena volle ripeterla, questa volta recandosi all’ex convento di proprietà delle Agostiniane veronesi e accogliendo altre giovani meno fortunate di lei. Nacquero in questo modo le Figlie della Carità, un gruppo di suore educatrici che si prendevano cura dei poveri.
Le regole di questo ordine furono stilate a Venezia, nel 1812, proprio da Maddalena, che era stata chiamata da Marcantonio e Antonangelo Cavanis, due sacerdoti patrizi. I due fratelli, che avevano già creato alcune scuole gratuite per uomini, volevano che la futura santa ne creasse una per giovani donne in difficoltà. Il lavoro di Maddalena di Canossa ottenne l’assenso pontificio da Pio VII. Questo avallo papale la incoraggiò a viaggiare in varie zone d’Italia per fondare nuove scuole: si recò prima a Venezia, poi a Milano, poi ancora a Bergamo e Trento. Il suo viaggio si concluse a Verona mentre stava preparando l’apertura di scuole a Cremona e Brescia.
Maddalena morì a Verona all’età di sessantuno anni. Le cronache di quel tempo, che definivano Maddalena di Canossa “beneficientissima fino alla prodigalità”, parlavano di lei già come futura santa. Fu Giovanni Paolo II a proclamarla tale il 2 ottobre del 1988. Oltre al 10 aprile, Maddalena viene festeggiata anche l’8 maggio, data della nascita dell’Istituto Canossiano, dall’Istituto dei Figli e delle Figlie della Carità e dai Laici Canossiani.