Secondo Massimo Introvigne, direttore del Cesnur, Centro Studi sulle Nuove Religioni, stiamo assistendo a un vero e proprio “effetto Francesco”. Naturalmente è il Papa, Jorge Bergoglio che secondo lo studioso che ha parlato nel corso di un incontro organizzato da Alleanza cattolica, sta producendo l’effetto di richiamare in chiesa a prendere parte alle liturgie ma anche a confessassi, molti cattolici che avevano smesso di farlo. Introvigne spiega infatti i dati di una inchiesta condotta dal suo stesso istituto sui social network come facebook e twitter in gruppi frequentati in modo particolare dai cattolici. Secondo questa ricerca, ha detto Introvigne, condotta su un campione di duecento tra sacerdoti e semplici fedeli, il 53% di essi testimonia che nelle proprie parrocchie è aumentato il numero di coloro che tornano a frequentare la chiesa e i sacramenti. Altri dati: “nel 43,8% di questi casi l’aumento di fedeli è definito come consistente, superiore al 25%. Lo notano di più i religiosi (66,7%) rispetto ai sacerdoti diocesani (50%). E per il 64,2% del campione l’aumento riguarda particolarmente le confessioni” ha detto ancora. Sempre secondo Introvigne i risultati di un’altra indagine condotta su un campione di 500 laici cattolici, tale effetto viene notato di meno dai semplici fedeli che dai sacerdoti. Se ne è però accorto un campione del 41,8% dei laici. “Se cercassimo di tradurre il dato in termini numerici e su scala nazionale, con riferimento a metà delle parrocchie e comunità, dovremmo parlare di centinaia di migliaia di persone che si riavvicinano alla Chiesa accogliendo gli inviti di Papa Francesco” ha detto ancora lo studioso. Ha però voluto spiegare che tale effetto è prodotto anche dal predecessore di Francesco, e cioè da Ratzinger. Tutto questo andrà verificato nel tempo, ha concluso, ma si tratta comunque di numeri reali.