Unico imputato per l’omicidio di Elisa Claps, morta a soli 15 anni nel 1993, e già condannato in Inghilterra all’ergastolo per aver ucciso, nel 2002, la vicina di casa Hether Barnett, Danilo Restivo si proclama innocente. I giudici gli avevano permesso di rilasciare delle dichiarazioni spontanee durante l’udienza tenutasi questa mattina a Potenza, durante lo svolgersi del processo di seondo grado contro l’uomo, per cui l’accusa, sostenuta dal pg Rosa Volpe, ha chiesto la conferma ai 30 anni di carcere formulati dalla sentenza di primo grado, il massimo della pena con il rito abbreviato. Restivo, calmo e composto, ha letto in aula una lettera diretta al quelllo che – a suo dire – sarebbe il vero assassino della studentessa uccisa 20 anni fa. “Costituisciti, io sono in carcere da innocente”, ha detto l’imputato, aggiungendo: “non ho idea di chi sia stato” e “mi dispiace di cuore per l’omicidio di Elisa”. Ha proseguito poi rivolgendosi a Filomena Iemma, madre della vittima, con le parole: “Il mio sogno è di pregare sulla tomba di Elisa e di portare a lei dei fiori”. La donna, che da sempre sostiene la colpevolezza di Restivo, come aveva già preannunciato la scorsa settimana, appena l’uomo ha aperto bocca ,si è alzata e ha abbandonato l’aula, dicendo: “Quello che esce dalla sua bocca sbavata non mi interessa”. La parola andrà ora alla difesa di Restivo, e Marzia Scarpelli – uno dei suoi avvocati – ha preparato una cartina da mostrare ai giudici popolari per illustrare gli spostamenti del suo assistito e dimostrarne l’estraneità alla vicenda.