Dopo la decisione del Ministero della Salute di autorizzare le cure con staminali del metodo Stamina, la rivista scientifica “Nature” sferra un duro attacco: “È sbagliato – si legge in un passaggio dell’articolo – sfruttare la disperazione di disabili e malati terminali e alimentare false speranze di rapide guarigioni. Ed è sbagliato cercare di usare questi pazienti come animali da laboratorio, bypassando le agenzie regolatorie, come il Parlamento italiano sembra voler fare”. “Trattamenti non regolamentati, come quelli offerti su base compassionevole dalla Stamina Foundation di Brescia sono preoccupanti”, viene spiegato ancora, quindi “la seconda Camera del Parlamento italiano deve ascoltare il monito indipendente degli esperti prima di votare per una deregulation delle terapie con staminali”. “Se la seconda Camera del Parlamento approva questo emendamento”, avverte la rivista scientifica “Nature”, l’Italia “entrerà in disaccordo con le regole dell’Unione europea e della Food and Drug Administration americana, che definiscono le cellule staminali modificate al di fuori dal corpo come farmaci”. L’attacco non risparmia neanche il Vaticano, dove si è tenuto il secondo meeting internazionale sulle staminali adulte. “Coloro che hanno acceso il fuoco del dibattito sostengono che stanno promuovendo il trasferimento della ricerca sulle staminali nella pratica clinica, così che malattie oggi incurabili possano essere trattate. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità”. Quella avvenuta di recente al convegno è stata “una performance senza vergogna”, in cui “bambini malati sono stati fatti sfilare per la televisione, condividendo il palco con aziende e scienziati che cercavano in tutti i modi di caldeggiare un passaggio accelerato alla pratica clinica delle loro terapie”.