Non si sono dubbi: l’assassino di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa da Brembate Sopra, il cui cadavere è stato ritrovato a Chignolo D’Isola tre mesi dopo, il 26 novembre 2010, non può che essere il figlio di Giuseppe Guerinoni e non il nipote. È ciò che hanno stabilito i genetisti. Le analisi sulla riesumazione dell’autista di Gorno, nella bergamasca, escludono che vi possa essere alcun legame nonno – nipote. Stando a ciò che hanno stabilito i medici, dunque, l’omicida di Yara, il cui materiale genetico è stato ritrovato sul corpo della vittima, avrebbe una cinquantina d’anni. A testimoniarlo ci sono gli accertamenti compiuti sul cromosoma Y, quello che si trasmette di padre in figlio: l’Y di Guerinoni e quello di “ignoto 1” sono infatti identici secondo gli esperti della polizia scientifica e i consulenti del pm Letizia Ruggeri. Il cerchio si comincia a stringere. Intanto le indagini proseguono e la Procura di Bergamo sentirà di nuovo Fatija Sabri, l’ex fidanzata di Mohamed Firkri, il marocchino scagionato dall’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio e ora indagato per favoreggiamento. Gli inquirenti che lavorano per risolvere il giallo della morte della tredicenne di Brembate Sopra intendono chiarire eventuali dubbi sulla cosiddetta pista del cantiere di Mapello, dove Fikri lavorava la sera del rapimento di Yara e dove portò il fiuto dei cani molecolari.



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