E’ tutto da rifare. La Cassazione ha accolto le tesi della Procura generale e ha annullato la sentenza di assoluzione di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. La Prima Sezione penale della Corte, presieduta da Paolo Bardovagni, ha ritenuto fondati non solo i ricorsi della Pg ma anche della famiglia Poggi, costituitasi parte civile, che, per bocca della madre di Chiara, Rita, ha espresso profonda soddisfazione. Il processo, dunque, è da rifare. Stasi era stato assolto sia dal tribunale di Vigevano che dalla Corte d’assise d’appello di Milano «per non aver commesso il fatto». I legali dell’accusato hanno manifestato grande rammarico. L’avvocato Fabio Giarda ha fatto sapere che il suo assistito è molto dispiaciuto e che non comprende i motivi del verdetto. «Leggeremo le motivazioni, non ce lo aspettavamo – ha detto Giarda – le due sentenze erano granitiche e cristalline. Bisognerà vedere se la Cassazione ha accolto i motivi dei ricorsi o se ha solo accettato le richieste di rinnovazione». Gli elementi da riesaminare potrebbero essere, secondo il legale, in particolare due: il capello ritrovato nella mano di Chiara e la bicicletta.



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