Alle ore 11.40 di oggi, mentre nel Salone delle Feste del Palazzo del Quirinale era in corso il giuramento della squadra di governo nominata dal premier incaricato Enrico Letta, un uomo apriva il fuoco con una pistola calibro 7.65 contro i carabinieri che componevano il cordone di sicurezza in piazza Colonna, all’angolo tra Palazzo Chigi e l’edificio in cui si trova la sede del quotidiano “Il Tempo”. Due i militari rimasti feriti, uno colpito al collo, l’altro alla gamba, oltre a una donna incinta raggiunta di striscio da una pallottola mentre passeggiava con il figlio e il marito. I carabinieri rimasti coinvolti nella sparatoria sono il brigadiere Giuseppe Giangrande, 50 anni, e il carabiniere scelto Francesco Negri, di 30, entrambi effettivi al Battaglione Tuscania. Il primo, colpito al collo, è adesso ricoverato in prognosi riservata al Santo Spirito, mentre il secondo si trova all’ospedale San Giovanni, la stessa struttura dove è stato trasportato anche l’attentatore, Luigi Preiti, 49enne originario di Rosarno ma residente da molti anni ad Alessandria. “Dopo aver perso il lavoro è tornato in Calabria a vivere con i miei genitori, non lo vedo e non lo sento da agosto”, ha detto il fratello dell’uomo immediatamente arrestato dopo la sparatoria. “I miei genitori quando li ho chiamati non sapevano ancora nulla – ha aggiunto Arcangelo Preiti -, sono rimasti sconvolti anche loro e non sanno come spiegarsi una cosa del genere”. Contattato dall’Adnkronos, il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, ha invece fatto sapere che Preiti si era “trasferito in Piemonte da una ventina d’anni, qualche volta tornava in Calabria per le vacanze. Quando viveva qui faceva il muratore, non ha mai dato segnali evidenti di disagio”. “Non so a cosa sia dovuto questo gesto – ha spiegato il primo cittadino del comune in provincia di Reggio Calabria – ma credo che dovremmo trarre lezione e andare cauti, c’è un disagio sociale fortissimo soprattutto qui da noi”. Secondo quanto raccontato da chi ha potuto visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza, Preiti si è avvicinato alla camionetta dei carabinieri arrivando da piazza Montecitorio. I militari gli hanno gli hanno intimato di fermarsi, visto che la piazza era chiusa per l’arrivo dei ministri dopo il giuramento al Quirinale, ma proprio in quel momento l’uomo ha estratto la pistola e ha fatto fuoco. Come ha successivamente fatto sapere anche il vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno incaricato, Angelino Alfano, dovrebbe trattarsi di “un gesto isolato. Un atto tragico compiuto da un disoccupato di 49 anni che ha manifestato l’intenzione di suicidarsi, ma non ha potuto farlo per l’esaurimento del caricatore”. “In corso comunque ci sono accertamenti”, ha aggiunto Alfano, il quale ha sottolineato che “sono state rafforzate le misure di sicurezza sugli obiettivi sensibili, anche se la situazione generale non desta preoccupazioni”. L’episodio è stato commentato anche da Beppe Grillo: “C’è stato un attentato ai carabinieri davanti a Palazzo Chigi”, ha detto il leader del Movimento 5 Stelle. “Vorrei innanzitutto manifestare la mia solidarietà ai carabinieri, alle forze dell’ordine e ai parenti del carabiniere ferito gravemente. Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì perchè il nostro MoVimento non è assolutamente violento”. “Noi raccogliamo firme ai banchetti, facciamo referendum e leggi popolari – ha concluso Grillo – Piena solidarietà alle forze dell’ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale”. Ciò che si sa di Luigi Preiti è che due anni e mezzo fa si era separato dalla moglie, una rottura provocata anche da ragioni economiche. Sembra che l’uomo, infatti, fosse finito in un giro di videopoker e di gioco d’azzardo, dopo il quale aveva preferito tornare nel suo paese d’origine. Negli ultimi tempi, invece, sembra che avesse iniziato a girare l’Italia in cerca di un lavoro, ma senza successo. Arrivato a Roma con una Beretta semiautomatica calibro 7.65, Preiti ha rivolto l’arma contro i due carabinieri e ha fatto fuoco. Secondo gli investigatori, l’uomo ha sparato per uccidere.