Il 30 aprile è il giorno liturgico in cui si celebrano san Pio V, 225º papa della Chiesa di Roma, san Quirino, martire a Roma, e la beata Paolina von Mallinckrodt, fondatrice delle Suore della Carità Cristiana. Pio V, al secolo Antonio Ghislieri, nacque a Bosco Marengo, in provincia di Alessandria, il 17 gennaio 1504. A 14 anni entrò nell’Ordine dei Frati Predicatori di Voghera e nel 1528 professò i voti sacerdotali a Genova. Negli anni successivi dimostrò tutto il suo zelo religioso e il suo impegno per il rispetto della fede divenendo rettore di numerosi monasteri domenicani e coprendo il ruolo di inquisitore prima a Como e poi a Roma. Nel 1556 divenne vescovo di Sutri e Nepi e, l’anno successivo, fu nominato cardinale con il titolo di Santa Maria sopra Minerva. Il 7 gennaio 1566 venne eletto Papa e si dimostrò subito fedele allo spirito della Controriforma mediante numerose decisioni. In particolare: favorì la moralizzazione del popolo e del clero imponendo dure regole; rafforzò gli strumenti per combattere il diffondersi delle eresie e del protestantesimo. Pio V fu molto attivo anche sul versante politico, come dimostra, soprattutto, il suo impegno per la costituzione della Lega Santa, che comprendeva, oltre allo Stato Pontificio, Genova, Venezia e la Spagna per la lotta contro l’impero ottomano. Lo scontro decisivo fu la battaglia navale di Lepanto, che, il 7 ottobre 1571, vide il trionfo delle forze cristiane. Un evento miracoloso che vede protagonista Pio V è legato alla battaglia di Lepanto: il pontefice, prima che giungessero notizie sull’esito dello scontro, ebbe la visione di cori angelici intorno alla Beata Vergine e a Cristo, facendo suonare le campane a festa. Da quel giorno l’Angelus viene celebrato alle 12.00: l’ora in cui suonarono le campane. Pio V morì il 1º maggio 1572 e il suo corpo venne seppellito nella basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, dove riposa tuttora. Il 22 maggio 1712 il papa Clemente XI lo canonizzò. 



San Quirino visse a Roma a cavallo fra il II e il III secolo dopo Cristo. Fu per molti anni un tribuno romano e si convertì alla fede cristiana quando assistette ai prodigi compiuti dai martiri Alessandro, Evenzio e Teodulo, arrestati e giustiziati per ordine dell’imperatore Traiano. Convertitosi, Quirino venne battezzato insieme alla figlia Baldina, subendo anche lui un terribile martirio. Venne sepolto nel cimitero di Pretestato sulla via Appia: un’epigrafe ritrovata nel cimitero presenta il suo nome. Secondo un documento scritto a Colonia nel 1485, il corpo del martire venne donato dal pontefice papa Leone IX alla badessa Gepa, che lo trasportò nella località tedesca di Neuss, dove fu eretta (1206) una basilica per custodire le reliquie. San Quirino divenne il patrono di Neuss, chiamato in causa, nel corso dei secoli, contro la peste e le invasioni nemiche; inoltre, il suo culto si diffuse in tutta Europa, soprattutto in Germania e in Italia. A lui è dedicata la “Quirino Ritt”; inoltre, nell’iconografia è rappresentato come un cavaliere



Paolina von Mallinckrodt venne alla luce, da una famiglia di origini aristocratiche, il 3 giugno 1817 a Minden. Dimostrò presto una disposizione per l’assistenza agli infermi e ai bambini ammalati, occupandosi di loro insieme ad alcune sue amiche. Quando morì il padre, decise di consacrare la sua esistenza all’aiuto degli altri. Il vescovo di Colonia, cui la donna si era rivolta per un consiglio sulla decisione presa, la invitò a creare un’istituzione religiosa. Il 21 agosto 1849 venne creata la congregazione delle Suore della Carità Cristiana e Paolina e le sue compagne pronunciarono i voti. La nuova congregazione dovette affrontare numerose difficoltà, tra cui la Kulturkampf, voluta da Bismark. Col passare degli anni, le suore della Carità Cristiana si diffusero in tutto il mondo, in particolare nel sud America. Paolina morì a Paderborn il 30 aprile 1881, a 64 anni. Il suo processo di beatificazione iniziò il 29 maggio 1958, venendo beatificata il 14 aprile 1985 da Giovanni Paolo II.

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