Oggi, 5 aprile, secondo il calendario liturgico della religione cattolica cristiana, si festeggia San Vincenzo Ferrer, conosciuto anche come Ferreri. È stato un uomo e poi un santo molto venerato soprattutto nelle nazioni del Sudamerica come Brasile, Cile, Venezuela e Colombia, mentre in Italia il suo culto è sentito in modo particolare nel sud. Ha avuto nobili origini: suo padre era un famoso conte della città di Valencia, infatti san Vincenzo è nato proprio in questa città il 23 gennaio del 1350. Inoltre suo fratello Bonifacio divenne anche lui monaco però certosino e lavorò presso il re Martino D’Aragona.
San Vincenzo fin da giovane sentì in lui la forte vocazione e prese subito i voti entrando nell’ordine dei domenicani e studiò per parecchi anni anche a Barcellona e Tolosa. Intorno a metà dell’anno 1300, ebbe modo di conoscere il cardinale Pietro de Luna che lo fece entrare all’interno del gruppo dei sostenitori del papa di Avignone, durante la nota vicenda definita e passata alla storia come Cattività Avignonese. Lo scopo era di eliminare dal trono il papa di Roma, Urbano VI. Subito dopo fu lo stesso cardinale De Luna a diventare nuovo papa di Avignone e prese il nome di Benedetto XIII, e chiese a san Vincenzo di diventare cardinale e suo segretario personale, ma egli non accettò.
San Vincenzo iniziò una grande opera di divulgazione della parola del Signore in tutta la penisola iberica, convertendo milioni di persone di fede musulmana ed ebraica. San Vincenzo Ferrer morì il 5 aprile del 1419 a Vannes, un paesino della Bretagna e fu seppellito nella cattedrale della stessa città. Sono numerose le citazioni e i documenti scritti pervenutici sulla sue gesta e le sue opere tra cui molti miracoli che operò in vita e tanto che fu prima canonizzato e poi santificato nel 1455 grazie al papa Callisto III. A Napoli, San Vincenzo è molto venerato soprattutto nel rione Sanità dove svolse un grande miracolo, ed è conosciuto con il termine benevolo “O’Munacone”. Viene festeggiato sia il 5 aprile, sia la seconda domenica del mese di luglio in onore del miracolo che il santo fece a Napoli.
Sono riconosciuti e documentati circa 100 miracoli operati da san Vincenzo in tutta la sua vita: ha curato anche un muratore che si era gravemente ferito durante il lavoro e da quel momento è stato definito il patrono dei muratori, ma è spesso invocato dal popolo contadino per proteggere il raccolto dalla siccità e dai fulmini.