Avesse realizzo il suo sogno, non lo avremmo avuto come Papa. Francesco, infatti, come racconta ad AsiaNews il vescovo di Nagasaki, mons. Giuseppe Mitsuaki Takami, aveva il desiderio di farsi missionario nel Paese del Sol Levante. Più volte da vescovo a da cardinale lo aveva detto e, nelle vesti di capo della diocesi di Buenos Aires, vi aveva inviato numerosi sacerdoti. Come spiega il vescovo, tanti gesuiti prima di Bergoglio hanno condiviso con lui lo stesso desiderio. Il superiore generale della Compagna, d’altro canto Adolfo Nicolás, ha vissuto a lungo in oriente e per molti anni è stato a Tokyo, come docente della Sophia University. Il Papa, dal canto suo, si è recato nel Paese una sola volta, per trovare i missionari che lui stesso vi aveva mandato. L’auspicio, per il vescovo, è che nuovamte torni a fare visita. Magari, ha spiegato, in occasione del Sinodo diocesano dell’anno prossimo. Takami ha infine auspicato che il Papa lo appoggi nella causa beatificazione di «un samurai molto amato al suo tempo, che per aver abbracciato la nostra fede è stato prima spogliato di tutto e poi ucciso» e del quale ricade il 400enario della morte.