In questi giorni ha ripreso a circolare su Facebook e YouTube un video, che si dice essere stato ripreso dalla TV polacca, durante una visita di Benedetto XVI in Germania in cui un gruppo di vescovi si rifiuta di porgere la mano al Pontefice. Come dimostra Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale, il video e la sua interpretazione è una vera e propria bufala del web: “È un bell’esempio di errata (o forzata) interpretazione delle immagini, tolte dal proprio contesto, che era già stato discusso e sbufalato due anni fa, quando il video era apparso inizialmente su Internet, poco dopo gli avvenimenti mostrati: Benedetto XVI era ancora in carica ed era in visita in Germania presso lo Schloss Bellevue, la residenza ufficiale del presidente tedesco, Christian Wulff, il 22 settembre 2011“, scrive il giornalista sul suo blog. La verità è, quindi, che il Papa non sta cercando di stringere la mano ai prelati, ma li sta presentando al presidente tedesco: “I vescovi non stanno snobbando Benedetto, ma stanno fraintendendo il gesto del Papa, scambiandolo per una mano tesa da stringere (o cogliendo l’occasione per stringerla), quando in realtà a questo punto della cerimonia dovrebbero stringere la mano al presidente tedesco; quindi sono semmai i prelati che stringono la mano al Papa a compiere una gaffe, non quelli che ‘rifiutano’ di farlo“, in oltre il video è stato ripreso dalla TV vaticana e non dalla “TV polacca”. Inoltre Il Vaticanista ha identificato gran parte dei prelati che non hanno stretto la mano a Benedetto XVI, mostrando come molti di loro siano collaboratori stretti del Papa: il Cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato e responsabile degli Affari Esteri dello Stato della Città del Vaticano; il cardinal Cordes; il cardinal Brandmüller,  che collabora con Ratzinger da quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; il vescovo S.E. Jean-Claude Périsset, nunzio apostolico in Germania; monsignor Guido Marini, Maestro per le Celebrazioni Liturgiche. Interessante e arguto è l’invito finale di Attivissimo a prestare attenzione alle bufale che dilagano sul web: “Attenzione, insomma, a non pensare che i video non possano mentire e a non interpretare le immagini secondo la propria visione del mondo invece che secondo il loro contesto“.



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