Proseguono gli incontri di Papa Francesco con i massimi rappresentanti delle Chiese universali. Oggi Bergoglio ha infatti incontrato il capo della Chiesa ortodossa copta egiziana, Tawadros II. E’ un segno, ha detto, di quanto siamo cresciuti i rapporti tra i cristiani copti egiziani e i cattolici. Ha poi detto come la costituzione del Consiglio nazionale delle Chiese cristiane in Egitto sia un segno importante “della volontà di tutti i credenti in Cristo di sviluppare nella vita quotidiana relazioni sempre più fraterne e di porsi a servizio dell’intera società egiziana, di cui sono parte integrante”. Nel corso del suo saluto, il Papa ha fatto esplicito riferimento alle sofferenze e alle difficoltà dei cristiani in Egitto, parlando di “ecumenismo della sofferenza”: “Dalla comune sofferenza, possono infatti germogliare, con l’aiuto di Dio, perdono e riconciliazione”. Il Consiglio nazionale delle Chiese cristiane in Egitto è stato voluto proprio da Tawadros II e il Papa ha sottolineato questo, indicando  come tale sforzo insieme al vigile interesse per il suo Paese e per le comunità cristiane, trovi eco nel cuore del Papa e dell’intera comunità cattolica. Ha quindi ricordato il precedente incontro tra Giovanni Paolo II e il Papa Papa Shenouda III  nel 2000 al Cairo come segno di questo cammino in comune. Da parte sua Tawadros ha invitato Francesco in Egitto. 



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