Fikri? Innocente, la sua posizione era da archiviare da tempo. Lo ha detto il pm Letizia Ruggeri da sempre incaricata di risolvere il caso della morte di Yara Gambirasio. La richiesta di non archiviare la posizione dell’unico indagato sul caso era venuta dagli stessi genitori di Yara: si sa che le parole esatte dell’intercettazione telefonica a cui fu sottoposto il marocchino pochi giorni dopo il rapimento di Yara non sono mai state chiarite del tutto. Arrestato in un primo momento, poi scagionato, poi di nuovo sotto accusa. Ma Letizia Ruggeri ha sempre insistito che lui non centrasse nulla e lo dice ancora: “La posizione dell’operaio marocchino per me era da archiviare su tutti i fronti. Il gip ha deciso di indagarlo per favoreggiamento, il che mi costringe a fare accertamenti ulteriori”. Ma il marocchino, aggiunge il pm, non ha visto niente e non ha partecipato a niente. Convinta anche che la pista che aveva portato al cantiere di Mapello, dove lavorava Fikri, non sia mai stata attendibile: “L’ho scartata dal primo giorno, dopo di che era doveroso approfondire e abbiamo approfondito per scrupolo. Quel cantiere non c’entra niente, non più di qualsiasi altro cantiere nella provincia di Bergamo”. Una cosa è sicura: che l’assassino di Yara Gambirasio è probabilmente destinato a rimanere sconosciuto per sempre.