Come ogni domenica, Papa Francesco celebrerà la Santa Messa alle ore 9.30 sul Sagrato della Basilica Vaticana, mentre alle ore 12 reciterà il consueto Regina Coeli da piazza San Pietro a Roma, evento visibile anche in diretta streaming. La prima celebrazione liturgica, in questa VII Domenica di Pasqua (12 maggio 2013), Il Santo Padre canonizzerà tre nuovi beati: i martiri Antonio Primaldo e Compagni, Laura di Santa Caterina da Siena Montoya y Upegui (vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore Missionarie della Beata Vergine Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena) e Maria Guadalupe García Zavala (vergine, cofondatrice della Congregazione delle Serve di Santa Margherita Maria e dei Poveri). Una grande folla ha accolto il Pontefice anche mercoledì scorso all’udienza generale in piazza San Pietro, dove Papa Francesco era atteso da circa centomila fedeli: “Il tempo pasquale che con gioia stiamo vivendo, guidati dalla liturgia della Chiesa – ha osservato Francesco – è per eccellenza il tempo dello Spirito Santo donato «senza misura» (cfr Gv 3,34) da Gesù crocifisso e risorto. Questo tempo di grazia si conclude con la festa della Pentecoste, in cui la Chiesa rivive l’effusione dello Spirito su Maria e gli Apostoli raccolti in preghiera nel Cenacolo”. Il Santo Padre si è quindi chiesto: “Ma chi è lo Spirito Santo? Nel Credo noi professiamo con fede: «Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita». La prima verità a cui aderiamo nel Credo è che lo Spirito Santo è Kýrios, Signore. Ciò significa che Egli è veramente Dio come lo sono il Padre e il Figlio, oggetto, da parte nostra, dello stesso atto di adorazione e di glorificazione che rivolgiamo al Padre e al Figlio. Lo Spirito Santo, infatti, è la terza Persona della Santissima Trinità; è il grande dono del Cristo Risorto che apre la nostra mente e il nostro cuore alla fede in Gesù come il Figlio inviato dal Padre e che ci guida all’amicizia, alla comunione con Dio”. Soffermandosi sullo Spirito Santo, Papa Francesco ha detto che questo è “la sorgente inesauribile della vita di Dio in noi. L’uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi desidera una vita piena e bella, giusta e buona, una vita che non sia minacciata dalla morte, ma che possa maturare e crescere fino alla sua pienezza. L’uomo è come un viandante che, attraversando i deserti della vita, ha sete di un’acqua viva, zampillante e fresca, capace di dissetare in profondità il suo desiderio profondo di luce, di amore, di bellezza, di pace. Tutti sentiamo questo desiderio! E Gesù ci dona quest’acqua viva: essa è lo Spirito Santo, che procede dal Padre e che Gesù riversa nei nostri cuori. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza», ci dice Gesù (Gv 10,10)” (scorri fino a fondo pagina per il video).