La vita è un dono non un tesoro da conservare. Nella messa mattutina di oggi Papa Francesco ha celebrato davanti a diversi dipendenti dei Musei vaticani e alcuni del Pontificio Collegio portoghese. L’omelia, resa disponibile da Radio Vaticana, è stata incentrata sulle figure di Maddalena e di Giuda l’Iscariota. In particolare l’episodio quando Maddalena lava i piedi di Gesù con un olio costoso e Giuda ne critica lo spreco. Questo succede, ha detto, perché «L’ideologo non sa cosa sia l’amore, perché non sa darsi». Amore ed egoismo: ecco la distinzione che ha voluto fare il Papa citando i due esempi e la frase di Gesù stesso, nessuno ha un amore più grande di chi dà la sua vita. Giuda invece è il prototipo della figura che fa della povertà una ideologia: “Questo è il primo riferimento che ho trovato io, nel Vangelo, della povertà come ideologia. L’ideologo non sa cosa sia l’amore, perché non sa darsi” ha detto. Un egoismo, il suo, arrivato fino al tradimento di Gesù, vissuto nella solitudine. Chi invece dona la sua vita per amore non è mai solo, è sempre in famiglia e in comunità. “Quando un cristiano incomincia ad isolarsi, anche isola la sua coscienza dal senso comunitario, dal senso della Chiesa, da quell’amore che Gesù ci dà. Invece, quel cristiano che dona la sua vita, che la “perde”, come dice Gesù, la trova, la ritrova, in pienezza. Ha poi aggiunto questo passaggio: “E quello, come Giuda, che vuole conservarla per se stesso, la perde alla fine. Giovanni ci dice che “in quel momento Satana entrò nel cuore di Giuda” ha poi aggiunto. Concludendo ricordando che Satana è anche un cattivo pagatore: ci truffa sempre. 



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