Roberto Saviano non ha mai ricevuto una telefonata dalla madre di Peppino Impastato. Lo ha stabilito il gip del tribunale di Roma, Barbara Callari, che nella causa per diffamazione contro il giornalista di Liberazione Paolo Persichetti, il quale lo aveva smentito in due articoli, ha dato torto allo scrittore. Saviano scriveva infatti nel suo libro “La bellezza e l’inferno”: “Inviavo a Felicia (la mamma di Impastato, ndr) gli articoli sulla camorra che scrivevo, così, come per una sorta di filo che sentivo da lontano legarmi alla battaglia di Peppino Impastato. Un pomeriggio, in pieno agosto mi arrivò una telefonata: “Roberto? Sono la signora Impastato!” A stento risposi ero imbarazzatissimo, ma lei continuò: “Non dobbiamo dirci niente, dico solo due cose una da madre ed una da donna. Quella da madre è stai attento, quella da donna è stai attento e continua”. Tutto falso, almeno secondo i parenti di Peppino, a cominciare dalla cognata Felicia Vitale: “La madre di Peppino non aveva il telefono e faceva le telefonate tramite me. Non mi risulta che abbia telefonato a Roberto Saviano. Faccio notare che mia suocera è morta nel 2004 e il libro Gomorra è uscito nel 2006″. La vicenda venne quindi riportata da Persichetti in due diversi articoli, una pubblicazione che però spinse Saviano a querelarlo per diffamazione. Il tribunale, però, gli ha dato torto.



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