Sembra arrivato a una svolta il caso riguardante la scomparsa di Samanta Fava, 36 anni, sparita nel nulla dal settembre dello scorso anno. Nella giornata di ieri un uomo ha confessato di aver gettato il suo corpo nelle acque del fiume Liri, a Sora, nel Frusinate, dove in queste ore sono in corso le ricerche da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco. Secondo quanto riferito al procuratore di Cassino dall’uomo, Samanta avrebbe accusato un malore e lui, per chissà quale paura, avrebbe gettato il suo corpo nel Liri. Dalle prime notizie che arrivano sembra che i due non si conoscessero molto bene e che quella tra loro fosse una frequentazione sporadica. Le autorità stanno adesso scandagliando il fondale del corso d’acqua alla ricerca del corpo della donna. Altre ricerche sono state effettuate anche alla diga di Val Francesca, alla periferia sud della città, ma al momento ogni tentativo è risultato vano. La scomparsa di Samanta Fava risale a un anno e mezzo fa e da quel giorno le indagini della polizia di Stato, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Alfredo Mattei, non sono mai cessate. Sembra che l’uomo sia stato adesso accusato di occultamento di cadavere, ma la Questura non ha ancora confermato ufficialmente la notizia.



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