Dopo la giornata di ieri che ha visto circa 200mila rappresentanti dei movimenti e delle associazioni di tutto il mondo incontrare il Papa, oggi Francesco ha celebrato la liturgia della Pentecoste in una Piazza San Pietro ancora affollatissima. Parlando ai fedeli durante l’omelia ha sottolineato il bisogno che la Chiesa non sia chiusa in se stessa, in un recinto, una Chiesa cioè autoreferenziale ma che i cristiani escano “per annunciare e per testimoniare la vita buona del Vangelo, per comunicare la gioia della fede e dell’incontro con Cristo”. Ha chiesto ai fedeli in piazza se siano aperti alle sorprese di Dio o piuttosto se preferiamo rinchiuderci con paura di fronte alle novità dello Spirito Santo. Ua Chiesa chiusa, ha spiegato, diventa un pericolo per essa stessa e per i cristiani. Invece, “lo Spirito Santo ci salva dal pericolo di una Chiesa gnostica e di una Chiesa autoreferenziale, chiusa nel suo recinto e ci spinge ad aprire le porte per uscire, per annunciare e per testimoniare la vita buona del Vangelo, per comunicare la gioia della fede e dell’incontro con Cristo” ha detto. Parole che hanno avuto particolare significato tenendo conto che la stragrande maggioranza dei presenti erano ancora quelli di ieri, gli appartenenti cioè ai movimenti e alle associazioni: abbiamo la tendenza a chiuderci in noi stessi ha detto o lasciamo che lo Spirito Santo ci apra alla missione? “La liturgia di Pentecoste è una grande preghiera che la Chiesa con Gesù eleva al Padre perché rinnovi l’effusione dello Spirito Santo. Ciascuno di noi, ogni gruppo, ogni movimento -si rivolga al Padre per chiedere questo dono, nell’armonia della Chiesa” ha aggiunto. E proprio ai movimenti ha detto che le loro diversità non devono essere divisioni, particolarismi, ma neanche uniformità e omologazione. Le diversità non devono mai diventare un conflitto neppure nella Chiesa. “Se invece ci lasciamo guidare dallo Spirito la ricchezza, la varietà, la diversità non diventano mai conflitto, perché Egli ci spinge a vivere la varietà nella comunione della Chiesa”. Solo la Chiesa, ha detto ancora, mi porta Cristo e mi porta a Cristo: i sentieri paralleli, ha spiegato, sono invece pericolosi.