Carissimi amici del Sussidiario,
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del Primo Maggio ha gridato:”Basta a litigi e furbizie, l’Italia deve essere percorsa da uno spirito nuovo di servizio. Il servizio, come dice Papa Francesco, è potere”.
Citazione che ha scatenato l’applauso scrosciante della folla e che ha portato il Papa nella piazza del Primo Maggio, proprio mentre in Piazza San Pietro il Papa si paragonava con chi come San Giuseppe ha testimoniato da tempo il valore del lavoro.
E facendolo Papa Francesco parlava di servizio, ma legandolo al lavoro così da affermare che tante “persone, in tutto il mondo, sono vittime di questo tipo di schiavitù, in cui è la persona che serve il lavoro, mentre deve essere il lavoro ad offrire un servizio alle persone perché abbiano dignità”.
Papa Francesco ha parlato di servizio, ma ne ha parlato come di una dimensione che caratterizza la vera natura dell’uomo, un servizio che promuove il bene e la dignità della persona. Sarebbe interessante che Bonanni si possa paragonare con questa sfida e spero proprio lo faccia visto che legge quello che il Papa dice. Non è a questo tipo di servizio che Bonanni si è riferito, il leader della Cisl ha tratto la sua citazione dall’omelia che Papa Francesco ha tenuto nella messa di inizio del Pontificato e la citazione è corretta.
Infatti Papa Francesco in quella omelia ha detto:”Alla triplice domanda di Gesù a Pietro sull’amore, segue il triplice invito: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce; deve guardare al servizio umile, concreto, ricco di fede, di san Giuseppe e come lui aprire le braccia per custodire tutto il Popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza l’intera umanità, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli, quelli che Matteo descrive nel giudizio finale sulla carità: chi ha fame, sete, chi è straniero, nudo, malato, in carcere (cfr Mt25,31-46). Solo chi serve con amore sa custodire!”.
Questo è quanto ha detto il Papa, che Bonanni lo usi in un comizio non c’è nulla di male, c’è da chiedersi fino a che punto ne abbia colto il significato o se la citazione sia stata solo ad effetto.
Una domanda che ci rimane aperta perchè che il vero potere sia servizio non è una tecnica per risolvere i litigi da cui è segnato il mondo politico e quello sindacale, ma è una concezione che si ha di se stessi, una concezione che si ha del proprio essere, dove all’origine dell’uomo vi è il legame con l’altro,;è questa la ragione per cui ci serviamo gli uni gli altri, perchè ci accomuna una stessa domanda di vita e uno stesso destino di felicità.
È disposto Bonanni, dopo aver citato il Papa, di fare esperienza di questo che Vaclav Havel chiamava “il potere dei senza potere”?