Chiedendo una perizia psichiatrica su Adam “Mada” Kabobo, il ghanese di 31 anni che l’11 maggio scorso, in zona Niguarda, ha aggredito numerosi passanti a colpi di piccone, uccidendone tre, la Procura di Milano ha fatto sapere che dalla “documentazione medica trasmessa dalla Casa Circondariale di Milano” e “dalle dichiarazioni rese dall’indagato” nell’interrogatorio “emergono segni inequivocabili di una situazione di infermità mentale”. In particolare, si legge ancora nell’atto, proprio questa situazione mentale è tale “da minarne la sua cosciente partecipazione al processo e la sua capacità di comprendere il disvalore degli atti compiuti”. Nei prossimi giorni il giudice dovrà decidere riguardo la richiesta di perizia. Kabobo, detenuto nel carcere di San Vittore, è attualmente accusato di triplice omicidio (le vittime sono Alessandro Carolé, Ermanno Masini e Daniele Carella), lesioni e rapina (dopo aver preso i cellulari alle persone uccise a colpi di piccone). Nella sua furia omicida, inoltre, il ghanese aveva colpito con una spranga di ferro anche Andrea Carfora, 23 anni, rimasto ferito e adesso parte civile nel procedimento, assistito dagli avvocati Paola Verga e Valentina Filosti. Per Kabobo, qualora al termine del processo dovesse essere riconosciuto incapace di intendere e di volere al momento del fatto, si spalancherebbero non le porte del carcere, ma quelle di una struttura psichiatrica giudiziaria.