Il sindaco Marco Doria lo aveva detto subito appena insediato alla carica: unioni civili e moschea sono le priorità. La prima delle due è stata realizzata: dopo Milano, Napoli e Firenze anche il capoluogo ligure dispone adesso di un registro per le unioni civili, gay e non. Per la moschea vedremo. La delibera approvata ieri in consiglio comunale è passata grazie ai voti (27) della maggioranza di centrosinistra più quelli dei grillini. I voti contrari sono stati undici espressi da Idv, Pdl, Lista Musso, Lega, Mario Baroni del Gruppo misto. Ci sono stati anche due astenuti. Il commento di Lilli Lauro capogruppo del Pdl: solo una bandierina per coprire l’inconcludente di questa giunta sui veri problemi di Genova. Il registro, ha aggiunto, è solo aria fritta e non serve a nulla se non a danneggiare la famiglia. Di fatto il registro mette sullo stesso piano per quanto riguarda i servizi comunali le coppie di ogni tipo e tendenza sessuale anche se nel documento approvato non è specificato alcun diritto o dovere da applicare.