Parole di commosso saluto da parte del cardinale nonché presidente della Conferenza episcopale italiana nei confronti dello scomparso don Andrea Gallo. Come si sa il sacerdote genovese è scomparso ieri all’età di 84 anni dopo che le sue condizioni fisiche erano improvvisamente peggiorate in poche ore. Un sacerdote certamente non facile, da sempre polemico con le istituzioni e anche con la Chiesa, ma che il cardinale di Genova ricorda come un prete con cui aveva un rapporto fraterno. Sarà lui stesso a celebrare le esequie, segno di una vicinanza della Chiesa nei confronti del sacerdote che guidava la Comunità di San Benedetto. A proposito della celebrazione del funerale, ha commentato: “Lo faccio immancabilmente per tutti i miei sacerdoti”.  Ha parlato quindi di un rapporto fraterno e sempre rispettoso con don Gallo sin da quando divenne cardinale di Genova. Si incontravano spesso mantenendo un dialogo “di lealtà, chiarezza e paternità da parte mia e di amicizia e affetto da parte sua. Lui mi dava spiegazioni e motivazioni di situazioni che potevano e creavano qualche perplessità da qualche parte”. I due si erano visti anche pochi giorni fa. Bagnasco era andato a trovarlo e don Gallo era apparso consapevole delle sue gravi condizioni fisiche, ma ricorda il cardinale, era sereno. Intanto ieri sera è stata aperta la camera ardente, che resterà aperta fino alle 21 e domani dalle 9 alle 24, per la veglia funebre. Sulla bara del sacerdote il vangelo e la Costituzione; la bandiera della pace e la sciarpa rossa; la bandiera del Genoa calcio di cui era tifoso e quella dell’Associazione dei partigiani. Qualcuno vi ha posto anche un sigaro, quelli che il sacerdote scomparso fumava sempre. 



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