Momenti di tensione durante i funerali di don Andrea Gallo, tenutisi sabato 25 maggio 2013 alle 11.30, a Genova, nella chiesa del Carmine, dopo un corteo seguito da migliaia di persone che ha accompagnato dalla Comunità san Benedetto il feretro del sacerdote morto a 84 anni lo scorso mercoledì. La funzione, concelebrata dal cardinale Angelo Bagnasco e da don Luigi Ciotti, è stata disturbata da alcuni fischi all’indirizzo del Presidente della Cei, accompagnati da cori di protesta dentro e fuori la chiesa con le parole “Vergogna vergogna!” e dalle strofe della canzone “Bella ciao”, particolarmente amata dal defunto “prete comunista” che nel 2010 non aveva esitato ad intonarla insieme a Gino Paoli durante una celebrazione. Una contestazione, quella a Bagnasco, che ha fatto infuriare Lilli, segretaria di don Gallo: “Così mancate di rispetto allo stesso Gallo – ha infatti detto la donna – Lui ha sempre creduto nella Chiesa”. Applausi e complimenti, invece, sono fioccati per don Ciotti, fondatore del Gruppo Abele per tossicodipendenti e dell’Associazione Libera contro i soprusi delle mafie, affine a don Gallo per il suo impegno nel sociale, e per Vladimir Luxuria, che ha speso parole commosse nel ricordare lo scomparso prete “comunista”: “Grazie di aver fatto sentire noi creature transgender volute e amate da Dio”, ha infatti detto facendo riferimento alle iniziative “gay friendly” del sacerdote, che nel 2011 venne premiato come Personaggio Gay dell’Anno da Gay.it e che nel 2009 non disdegnò di presenziare al Pride Day tenutosi nel capoluogo ligure.



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