Oggi Papa Francesco ha celebrato la messa mattutina insieme all’arcivescovo di Lione, il cardinale Philippe Barbarin. Presenti tra i fedeli alcuni collaboratori del Pontificio consiglio degli operatori sanitari guidati dal presidente monsignor Zygmunt Zimowsk e dei Servizi economici del Governatorato. Commentando i passi del vangelo sul giovane ricco, Bergoglio ha voluto sottolineare come il benessere anestetizza i cuori rendendoci pigri ed egoisti. Ecco allora l’invito a cercare di capire quale sia la ricchezza che ci tiene lontani da Gesù, proprio come fu per il giovane ricco. Ognuno di noi dunque ha le sue ricchezze, le quali non ci rendono facile il cammino verso il Regno di Dio: “dobbiamo fare un esame di coscienza su quali sono le nostre ricchezze, perché ci impediscono di avvicinare Gesù nella strada della vita”. Ecco le due ricchezze, definite “culturali” che secondo il Papa impediscono questo cammino: la cultura del benessere e il fascino del provvisorio. Le proposte definitive, ha detto, come quelle che ci fa Gesù non ci piacciono: abbiamo paura del tempo che è definitivo. Infatti quello con Gesù è un rapporto che non scade: “Non si fa il prete a tempo, non ci si sposa a tempo, non si è missionari a tempo” ha detto. Invece dobbiamo diventare padroni del tempo facendolo piccolo al momento. 



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