Un nuovo elemento nelle indagini potrebbe contribuire a far chiarezza sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Quel fatidico giorno, il primo settembre del 2004, quando sparì senza lasciare tracce a Mazara del Vallo, il cellulare in uso a Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise ed attualmente l’unica indagata, venne localizzato nella zona nord-est di Mazara tra le 10 e le 11.30, ovvero in una zona e a un’ora compatibile con il sequestro. La donna, invece, aveva sostenuto che in quel momento si trovava presso il laboratorio d’analisi cliniche della dottoressa Di Liberti per un prelievo. E’ quanto sostiene il consulente della parte civilem Roberto Cusani, docente di Telecomunicazioni all’Università La Sapienza di Roma, il quale ha deposto in Aula nell’ambito del processo per il rapimento. Solo successivamente, secondo i riscontri del docente, ovvero alle 12.08 il cellulare della Pulizzi risulterebbe trovarsi effettivamente nell’area indicata dall’imputata. Già in precedenza, l’imputata era stata smentita circa alcune sue dichiarazioni prodotte in Aula. Aveva, infatti, riferito che quella mattina, tra le 8.30 e le 9, si era recato presso un’officina meccanica per una riparazione. Tuttavia, Stefano Di Bona, titolare della concessionaria, aveva negato l’ipotesi. 



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