La Germania ha accusato l’Italia di aver violato gli accordi europei in materia di immigrazione. Circa 300 profughi, infatti, sarebbero arrivati ad Amburgo, “nonostante dovessero essere accuditi in Italia”, dopo alcune pressioni da parte delle istituzioni del nostro Paese a proseguire il viaggio “in cambio di denaro e permessi di soggiorno”. A riferirlo è il quotidiano Die Welt, che oggi ha pubblicato il contenuto di una lettera che il Ministero federale dell’Interno ha inviato alle autorità dei Lander tedeschi responsabili per l’accoglienza degli stranieri: nel documento si dice chiaramente che l’Italia sarebbe arrivata ad offrire 500 euro a centinaia di migranti provenienti dall’Africa, incoraggiandoli a recarsi in Germania: “Cittadini di Paesi terzi – si legge nel documento -, secondo quanto da loro dichiarato, hanno ottenuto 500 euro dalle autorità italiane per lasciare volontariamente i centri di accoglienza in via di chiusura”. Ai profughi, quindi, “il denaro è stato messo in mano con l’invito a recarsi in Germania”. Il ministro regionale per gli Affari Sociali, Detlef Scheele, ha fatto sapere che questi migranti arrivati in Germania “non hanno alcuna possibilità, diversamente che in Italia, di ottenere un permesso di lavoro, non hanno diritto all’alloggio e nemmeno alle prestazioni sociali”. “Sarebbe irresponsabile incentivare false attese, il ritorno è l’unica opzione”, ha detto ancora, aggiungendo che è necessario mandarli “dove possono lavorare e dove hanno un diritto di soggiorno. Ciò è possibile in Italia o nei loro Paesi d’origine”.



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