Non c’è pace nel caso della povera Yara Gambirasio, che forse a questo punto dovremo rassegnarci a lasciare per sempre senza il nome dell’assassino o degli assassini. L’ultima notizia, negativa anche questa, è che i cani molecolari, addestrati a seguire le tracce con l’olfatto, che puntarono immediatamente nelle prime ore dopo la scomparsa della ragazza verso il cantiere poco distante dalla palestra dove venne rapita, non sarebbero attendibili. I cani cioè confusero le piste e ogni ipotesi riguardante la possibilità che Yara fosse stata trascinata lì sono da abbandonare. In questo senso verrebbe a cadere anche l’ipotesi di reato sul marocchino Fikri che lavorava in quel cantiere e venne intercettato al telefono: secondo alcune traduzioni avrebbe detto di aver visto quello che stava succedendo a Yara. Infatti le autorità vogliono archiviare definitivamente la sua posizione, quella dell’unico indagato su questo caso misterioso. In modo bizzarro per provare che i cani hanno sbagliato si cita il recente caso della ragazza caduta in un burrone, Laura Winkler: i cani infatti condussero in un altro posto diverso da quello dove si trovava lei. 



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