Ieri sera Chi l’ha visto? è tornato a occuparsi del caso di Denise Pipitone, la bambina di quattro anni scomparsa a Mazara del Vallo, in Sicilia, il primo settembre del 2004. Qualche settimana fa era stato dato ampio risalto alla figura di Battista Della Chiave, un anziano sordomuto che, nella sua testimonianza, aveva detto di aver visto la piccola il giorno del suo rapimento in braccio a un uomo, nel capannone in cui lavorava, aggiungendo di averla poi avvistata mentre qualcuno la stava nascondendo dentro a un peschereccio in partenza. L’uomo aveva delineato un quadro della situazione nel quale tutti gli indizi indicavano come responsabile del sequestro qualcuno vicino alla famiglia del padre biologico di Denise, forse la figlia Jessica Pulizzi.
I pm Sabrina Carmazzi e Francesca Rago hanno fatto sapere che l’11 giugno sottoporranno Della Chiave a incidente probatorio anche se, secondo Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, mamma di Denise, la Procura vorrebbe “bloccare” la testimonianza dell’uomo. Ieri sera, inoltre, in studio, si è tornato a parlare della “pista tunisina”. È proprio in Tunisia che la bimba potrebbe essere stata portata, anche se la pista non sembrerebbe essere stata battuta a sufficienza. Tra i pescherecci sequestrati dagli inquirenti, ci fu solo quello di Matteo Marino, detto “Lo spiritato” perché appassionato di occultismo, zio acquisito di Denise in quanto ex marito di Giacoma, sorella della Maggio. Si pensò che potesse aver fatto rapire la nipotina per fare un torto alla moglie che lo aveva lasciato, ma sulla sua imbarcazione non furono trovate tracce che riconducessero alla scomparsa e la sua figura uscì presto di scena.
Adesso l’ipotesi che la bambina possa trovarsi in Tunisia è tornata in auge, nonostante gli informatori della trasmissione di Rai Tre, che avevano fatto numerose segnalazioni sostenendo di aver visto Denise, si siano volatilizzati. La verità appare un miraggio sempre più lontano e difficile da raggiungere.