Dopo la requisitoria tenuta in mattina, è arrivata la richiesta di condanna da parte del pubblico ministero nei confronti di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora. Sono i tre imputati nel processo Ruby 2, quello che si svolge parallelo a quello a carico di Silvio Berlusconi e che vede al centro la giovane marocchina Ruby in entrambi i casi. Sono stati chiesti dunque sette anni di reclusione per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile in quanto alle feste nella residenza milanese di Silvio Berlusconi partecipava, sostiene l’accusa, anche Ruby quando era minorenne. Inoltre anche il pagamento di 35mila euro ciascuno. Come già Ilda Bocassini nell’altro processo Ruby, anche in questo si sostiene la tesi che i festini a casa dell’ex capo del governo venivano effettuati in violazione della legge Merlin, quella sulla prostituzione. E che i tre sapevano benissimo che Ruby era minorenne. Per Emilio Fede l’accusa di aver portato lui per primo la ragazza ad Arcore, il 14 febbraio del 2010. Quindi Lele Mora dopo quella sera la prese in cura per conto di Berlusconi. Inoltre i due svolgevano un ruolo da “saggiatori delle ragazze come fanno i sommelier con i vini” è stato detto: “Saggiavano la gradevolezza delle ragazze, facevano l’esamino per vedere se avevano anche una capacità socio-relazionale e poi le immettevano nel circuito delle serate ad Arcore, un circuito a cui non è sfuggita nemmeno Ruby”. Per Nicole Minetti invece l’accusa di aver fatto da intermediaria per il reclutamento di ragazze ma anche di aver offerto prestazioni sessuali retribuite. “Il bunga bunga non è il parto della torbida mente degli inquirenti, ma un contesto dell’attività di prostituzione” è stato detto. In quelle occasioni si svolgevano “orge bacchiche”. I commenti di Lele Mora e Nicole Minetti. Il primo ha detto di non essere la persona che è stata descritta nella requisitoria. Per la seconda ha parlato l’avvocato difensore dicendo si tratta di una richiesta eccessiva per una persona che è innocente.