Parlare di allontanamento volontario significa solamente “offuscare la figura” di Roberta Ragusa, “facendola apparire una madre scellerata e crudele”. Le cugine della donna scomparsa il 14 gennaio scorso hanno voluto rispondere con una lettera alle recenti dichiarazioni di Sara Calzolaio, l’amante di Antonio Logli, convinta che Roberta se ne sia andata spontaneamente. “La famiglia Ragusa Alpini — si legge nella lettera – da ormai quasi 17 mesi cerca di gestire il dolore per la scomparsa della cara Roberta in maniera piuttosto riservata a tutela soprattutto della salvaguardia dei figli minori. Non ci siamo sottratte ad interviste, ma sempre controllando in termini di correttezza affermazioni e pareri”. “La dichiarazione dell’allontanamento volontario di Roberta e il suo possibile ritorno a casa, in una pur drammatica situazione – proseguono le due cugine – non possiamo che vederlo come un estremo tentativo di offuscarne la figura, facendola apparire una madre scellerata, crudele ed incurante della sofferenza inflitta ai propri figli. Far passare un messaggio del genere, oltre che doloroso per i figli di Roberta, equivarrebbe ad elevare il ruolo clandestino assunto sino ad ora, ad un ruolo divenuto necessario in virtù di un atto di puro egoismo personale da parte di Roberta e non in virtù di un impedimento che va al di là della sua volontà”. “Mai — concludono le donne — in seno alla nostra famiglia sono stati esternati sentimenti di vendetta ma una costante ricerca di verità e giustizia, sentimenti leali , che possano dare serenità ai figli di Roberta che lei ha sempre amato e adorato”.