Quando scelse di specializzarsi in Filosofia del Diritto, Bioetica e Filosofia Pratica, Paolo Becchi probabilmente non pensava che un giorno si sarebbe pentito di non aver approfondito gli studi sulla sofistica. Già, perché i sofisti, benché le loro tesi fossero prive di sostanza, erano in grado di sostenerle grazie alla loro capacità di creare discorsi ammalianti, in grado di convincere anche i più scettici. A differenza dei suoi colleghi dell’Antica Grecia, il professor Becchi non sembra essere stato fornito da Madre Natura di un eloquio impeccabile ma, a sue spese, è arrivato alla conclusione che rilasciare interviste ai media senza che essi ti ritorcano contro le tue stesse parole è roba per veri sofisti. “Sono stato un grande ingenuo e sono caduto nella trappola che io stesso avevo previsto”, ha scritto oggi sul blog di Beppe Grillo. E ha continuato: “Ho sperimentato sulla mia pelle che cosa significhi finire nel tritacarne del circo mediatico. Una ragione di più per suggerire a tutti di non partecipare a programmi radiofonici o televisivi”. Pubblica ammenda, quella del filosofo del Movimento 5 Stelle, che dopo un’infelice uscita durante il programma radiofonico La Zanzara, era stato messo alla gogna dagli stessi grillini, che l’avevano accusato di aver gettato un’ombra sul loro partito-non-partito. Becchi, intervistato da Radio 24, riferendosi ad Enrico Letta, si era lasciato sfuggire una frase che, dopo la sparatoria avvenuta domenica scorsa davanti a Palazzo Chigi, avrebbe fatto meglio a evitare: “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci”, ha sostenuto il filosofo, “abbiamo messo un altro banchiere all’economia”. Una pioggia di polemiche ha seguito l’intervista dell’uomo, attaccato da esponenti del PD e del Pdl, come Fabrizio Cicchitto secondo il quale, alle “argomentazioni spesso farneticanti e insensate” del M5S, sarebbe da aggiungere “quella strampalata del professor Becchi, che parrebbe essere l’ideologo del movimento”. Gli stessi grillini, per difendersi dalle accuse di essere fomentatori di violenza, hanno subito preso le distanze da Becchi, sottolineando che egli “non è un ideologo del M5S”, dal momento che le sue “idee sono personali”, dal momento che il MoVimento è “contro la violenza”. Dopo che Becchi, ospite di Michele Santoro a “Servizio Pubblico” ha fatto dietrofront sulla sua frase sui fucili, spiegando che stava solo “scherzando, cosa che si capisce anche dall’audio”, ribadendo anche a “Il Secolo XIX” di non essere l’ideologo del pacifico e pacifista M5S (“Basta leggere l’intervista che ho dato ieri pomeriggio a ilsussidiario.net”), Grillo gli ha permesso di scusarsi in prima persona sul suo blog, che in poco tempo si è riempito di commenti dal tono stucchevole che accettavano di buon grado le scuse del buon uomo, passando una mano di vernice bianca sulla facciata schizzata di fango del loro MoVimento. 



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