Una nave portacontainer che stazza oltre 40mila tonnellate è andata a sbattere ieri sera contro la banchina del molo Giano, esattamente dove si trova la torre dei piloti, ossia la torre di controllo del porto di Genova. Immediata la tragedia: la torre è crollata travolgendo l’adiacente palazzina della capitaneria di porto. Al momento i morti accertati sono cinque, tra cui una donna, i feriti quattro ma ci sono almeno quattro dispersi. Si cerca sotto le macerie e in mare. La nave portacontainer che ha causato l’incidente è la Jolly Nero: si cerca adesso di comprendere cosa possa essere successo, se si tratta di un guasto tecnico o di un errore umano. Per Giovanni Bizzarri, ingegnere navale contattato da ilsussidiario.net, “non si può parlare di errore umano perché il tracciato della nave è talmente anomalo e imprevedibile che sicuramente deve essere accaduto un guasto tecnico”. Le prime ipotesi formulate sono essenzialmente due: “improvviso blocco dei motori o guasto al timone”. E, davanti a tragedie come quella che si sta vivendo in queste ore, rimangono aperte molte domande sulla sicurezza dei porti.
Cosa può essere successo alla portacointainer Jolly Nero? Errore umano? Guasto improvviso?
Da quanto si è potuto vedere dalle immagini trasmesse questa notte e dalle prime ricostruzioni, il tracciato della rotta della Jolly Nerò è stranissimo. La nave stava uscendo dal porto virando a dritta ma il tracciato d’un tratto segna una virata improvvisa di circa 120 gradi, cui segue l’impatto con il molo.
Una virata così non può essere causata da errore umano, è questo che intende dire?
Esattamente, anche se ovviamente siamo ancora alle prime ricostruzioni dell’incidente. Secondo me le ipotesi più realistiche su quello che è successo sono un guasto al timone oppure un blocco delle macchine. Non so se questo tipo di navi disponga della doppia elica o solo della singola, credo però che siano imbarcazioni monoelica. Quindi potrebbe essersi bloccato il motore rimanendo però in moto, causando lo sbandamento della nave, oppure potrebbe essersi fermato del tutto improvvisamente facendole perdere il controllo.
Cosa cambia se si dispone di doppia elica invece che di una singola?
La doppia elica permette un maggiore controllo della nave nel caso si verifichi un guasto ai motori o si blocchi una delle due eliche.
Quali sono gli standard di sicurezza adottati per prevenire e fronteggiare guasti di questo tipo?
Quello che è successo questa notte è davvero qualcosa di strano. La singola avaria infatti non dovrebbe mai compromettere la manovrabilità della nave. L’impressione che al momento si ricava da quanto è accaduto è che la Jolly Nero avesse un motore solo e che questo sia andato in blocco oppure che il timone si sia rotto, ma anche per quest’ultimo caso la dinamica appare strana poiché se si rompe il timone si manovra con le macchine, al limite si fa marcia indietro. Secondo me, bisonga mettere in conto anche una terribile sfortuna, che ha contribuito a creare una situazione del tutto imprevedibile e ingestibile. Non si può prevedere una cosa del genere. Ripeto, la rotta è stranissima, è completamente accidentale, non è stata una manovra voluta: hanno perso il controllo.
Sempre a Genova, dieci anni fa una nave della medesima compagnia era andata a sbattere contro un molo, anche quella volta di notte, ma fortunatamente non ci furono vittime. Se succedeva di giorno sarebbe stata una strage. Allora, quali sono gli standard di sicurezza adottati nei porti?
All’interno dei porti si cerca di migliorare continuamente gli standard di sicurezza. Ricordiamo la tragedia di New Orleans di qualche anno fa, quando una nave era andata a sbattere contro un albergo incendiandolo. Di quell’incidente si è fatto tesoro per aumentare gli standard di sicurezza. Ad esempio le petroliere oggi dispongono di un doppio scafo, modifica adottata dopo l’affondamento di una petroliera in cui si era aperta accidentalmente una falla. I timoni, e tutte le attrezzature disposte lungo lo scafo, oggi dispongono delle ridondanze. Ripeto, quello che è successo ieri notte è molto difficile da capire, al momento.
Quella che è crollata è la “torre dei piloti”. Può spiegare a chi non è un marittimo di cosa si tratta e a che cosa serve?
E’ per il porto l’analogo della torre di controllo dell’aeroporto. I piloti sono coloro che guidano l’ingresso e l’uscita delle navi in porto esattamente come fanno i controllori con gli aerei. Dalla torre si monitora visivamente e strumentalmente l’area del porto e i piloti forniscono via radio le indicazioni di manovra agli addetti sulle navi.