Papa Francesco ha incontrato stamane nell’aula Paolo VI 800 suore che stanno partecipando a Roma all’Assemblea dell’Unione delle Superiori Generali. Le sue parole sono risuonate come un invito a riprendere il senso della loro vocazione. Con il suo classico stile, paterno ma anche carico di umorismo bonario, ha dato questa definizione: dovete essere della madri, feconde nel generare dei figli spirituali, e non delle zitelle. Si è quindi scusato dicendo: “parlo un po’ così”, ma le sue parole hanno scatenato un sentito applauso delle suore stesse. Una castità, ha detto il Pontefice, che deve essere feconda: “Questa gioia della fecondità spirituale animi la vostra esistenza. Siate madri come figure della chiesa madre, non si può capire Maria e la Chiesa senza la maternità, e voi siete icona di Maria e della Chiesa”. La castità, ha aggiunto, è un carisma prezioso, “che allarga la libertà del dono a Dio e agli altri, con la tenerezza, la misericordia, la vicinanza di Cristo”. La castità per il regno dei cieli “mostra come l’affettività ha il suo posto nella libertà matura e diventa un segno del mondo futuro, per far risplendere sempre il primato di Dio”. Dopo l’incontro con le suore Francesco si è recato in piazza San Pietro per tenere l’udienza del mercoledì. 



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