Dopo otto ore di camera di consiglio, la sentenza è arrivata. I giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato le sette condanne per agenti e medici che, durante il G8 di Genova del 2001, si resero protaginisti delle violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto. Sono stati assolti invece altri quattro imputati, tutti facenti parte delle forze dell’ordine, i cui reati erano stati prescritti. In particolare, gli assolti sono Oronzo Doria, Franco, Trascio e Talu. I sette condannati sono invece l’assistente capo della polizia Luigi Pigozzi (3 anni e 2 mesi) che, in base alle accuse, divaricò a un detenuto le dita di una mano fino a strapparne i legamenti, gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia (1 anno) e il medico Sonia Sciandra. Il processo di primo grado si concluse il 14 luglio 2008, quando si contarono in totale 15 condanne e trenta assoluzioni, poiché secondo i giudici non vi era stata tortura ma solo abuso di autorità (il reato di tortura non esisteva in Italia, né all’epoca dei fatti né a quella della sentenza). Poi, nel secondo grado conclusosi il 5 marzo 2010, i giudici d’appello di Genova ribaltarono la decisione di primo grado, emettendo 44 condanne per i fatti di Bolzaneto. Solo sette imputati vennero però condannati penalmente, mentre vennero invece dichiarati prescritti i reati per gli altri. Oggi, oltre ad aver confermato le condanne, i giudici hanno ridotto i risarcimenti per le parti civili nel processo, in particolare per coloro che non hanno fatto ricorso in appello contro le assoluzioni di primo grado.



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