“Non ho mai dichiarato che l’ndrangheta volesse colpire il Movimento 5 Stelle, non lo ho mai detto e nemmeno pensato”. Così Luigi Bonaventura, ex ‘ndranghetista e oggi collaboratore di giustizia, risponde a quanto pubblicato ieri da Claudio Messora, responsabile della comunicazione M5S e titolare del sito internet “Byoblu”. Bonaventura smentisce quindi le dichiarazioni riportate, cioè che “Luigi Preiti avrebbe sparato per ordine della ‘ndrangheta, per danneggiare il Movimento 5 Stelle o addirittura per cercare di aprire una trattativa”. “Talvolta – scrive il collaboratore di giustizia in un comunicato diffuso oggi – capita che si venga strumentalizzati. Ripercorrendo il fatto a ritroso, per dovere di informazione, sento il dovere di chiedere al signor Messora una smentita”. Bonaventura viene contattato a maggio per una intervista, “rilasciata tramite videochat ad un collaboratore di Byoblu”, una intervista non strettamente centrata sui fatti accaduti a Palazzo Chigi ma in cui “ho parlato della mia vita da pentito, delle motivazioni che mi hanno portato, anni addietro a scegliere di abbracciare la collaborazione con la Giustizia ed anche delle falle del sistema di protezione”. “Mai avrei pensato di essere travisato in questo – spiega Bonaventura – E’ palese, le dichiarazioni, peraltro verosimilmente visionabili sul Byoblu non lasciano intendere nulla di quello che viene invece diramato dal Messora”. Il pentito poi aggiunge: “Vorrei chiedere al Messora se e dove legge queste mie affermazioni, forse si tratta di sue deduzioni e suoi pensieri che comunque sono a mio danno. Ma dove, come e quando sostengo ed affermo che le consorterie calabresi volessero attaccare il Movimento 5Stelle?”. “Quel che mi lascia perplesso -conclude Bonaventura – è perchè di una intervista dove il focus principale era la situazione che io e la mia famiglia viviamo protetti in località segreta sotto un sistema di protezione che ha molte falle, sia stata utilizzata ad uso e consumo di un blogger che con un intento che non riesco a capire getta fango sulla mia credibilità utilizzando me ed il movimento politico M5S a sua discrezione”. L’atto di Preiti “resta per me un grave attacco allo Stato, chiunque fosse l’obiettivo il dato di fatto è che gli uomini feriti sono stati dei lavoratori delle forze dell’ordine”.