Oggi, domenica 16 giugno, Papa Francesco sarà nuovamente in piazza San Pietro a Roma dove celebrerà alle ore 10.30, sul Sagrato della Basilica Vaticana, la Santa Messa per la Giornata dell’Evangelium Vitae, in occasione dell’Anno della Fede. A seguire, come di consueto, il Santo Padre reciterà l’Angelus con i fedeli. E’ stata una settimana ricca di importanti impegni e dichiarazioni per Jorge Mario Bergoglio, che solamente pochi giorni fa ha incontrato Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e primate della Chiesa anglicana, accogliendolo “non come ospite o forestiero, ma come concittadino della famiglia di Dio”. Era la prima volta che i due si incontravano, visto che entrambi hanno iniziato i rispettivi ministeri nel marzo scorso: “L’impegno per la ricerca dell’unità tra i cristiani – ha detto Papa Francesco – non deriva da ragioni di ordine pratico, ma dalla volontà stessa del Signore Gesù Cristo”. Il Pontefice, pur ammettendo le difficoltà nel rapporto tra Chiesa d’Inghilterra e Chiesa di Roma, ha voluto sottolineare un evidente cammino di avvicinamento intrapreso negli ultimi decenni. “L’importanza della comune promozione dei valori cristiani di fronte ad una società che sembra mettere in discussione alcune basi della convivenza, quali la sacralità della vita umana o la solidità dell’istituto della famiglia fondata sul matrimonio”, ha detto Papa Francesco. “Tra i nostri compiti – ha aggiunto -, quali testimoni dell’amore di Cristo, vi è quello di dare voce al grido dei poveri, affinché non siano abbandonati alle leggi di un’economia che sembra talora considerare l’uomo solo in quanto consumatore”. Proprio su questi temi, l’arcivescovo anglicano Welby ha voluto ricordare che “mentre noi parliamo, i nostri fratelli e sorelle in Cristo soffrono terribilmente la violenza, l’oppressione, la guerra, dovute al cattivo governo e a sistemi economici ingiusti. Se noi non siamo i loro avvocati nel nome di Cristo, chi lo sarà?” (scorri la pagina in basso per il video).