Carlo Delnevo, padre di Giuliano, lo studente di Genova ucciso nel corso dei combattimenti in Siria, dove si era recato per fiancheggiare i ribelli, si è detto orgoglioso del gesto del figlio. «Sono orgoglioso di mio figlio, è morto da eroe per salvare un amico» ha dichiarato. Il signor Delnevo ha spiegato che, sei mesi fa, Giuliano, che convertendosi all’islam ha preso il nome di Ibrahim, era partito senza avvisarlo. Gli aveva raccontato che sarebbe andato in Turchia, mentre la sua reale destinazione era il campo di battaglia siriano, dalla parte dei ribelli, contro Assad. Il padre, ha, inoltre raccontato di averlo sentito pochi istanti prima che morisse. «L’hanno ammazzato all’alba, io gli avevo parlato poche ore prima. Lui era lì a dire, papà io mi sento realizzato qui, ma ti devo lasciare perché i nemici sono a pochi metri». Rispetto all’ipotesi di riottenere il corpo si è detto piuttosto sfiduciato. Il comandante gli avrebbe detto che avrebbe tentato il tutto e per tutto per riuscire a consegnarglielo. Poi, però,non ha più avuto sue notizie. Giuliano-Ibrahim era indagato, a Genova, per arruolamento con finalità di terrorismo e si era unito con rito islamico con una ragazza marocchina proveniente da una famiglia di islamici integralisti.



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