Oggi, domenica 23 giugno, Papa Francesco sarà nuovamente in piazza San Pietro a Roma dove celebrerà la Santa Messa alle ore 10.30, sul Sagrato della Basilica Vaticana, seguita come di consueto dalla preghiera dell’Angelus. Nei recenti discorsi tenuti, il Santo Padre ha più volte ribadito la centralità della testimonianza di amore e la necessità di fuggire da quella che ha definito la “borghesia dello spirito e della vita”. Lo ha fatto, ad esempio, parlando con i rappresentati pontifici ricevuti in Sala Clementina. “La vostra è una vita spesso difficile, a volte in luoghi di conflitto (…) Quanto dolore, quanta sofferenza! Un continuo pellegrinaggio senza la possibilità di mettere radici in un posto, in una cultura, in una specifica realtà ecclesiale”, ha detto Papa Francesco. “Ma è una vita che cammina verso le promesse e le saluta da lontano. Una vita in cammino, ma sempre con Gesù Cristo che vi tiene per mano. Grazie ancora per questo! Noi sappiamo che la nostra stabilità non sta nelle cose, nei propri progetti o nelle ambizioni, ma nell’essere veri Pastori che tengono fisso lo sguardo su Cristo”. Il Pontefice è quindi tornato a parlare della testimonianza di Cristo come “bene prezioso da comunicare, da annunciare, da rappresentare”. “I beni, le prospettive di questo mondo finiscono per deludere, spingono a non accontentarsi mai; il Signore è il bene che non delude. L’unico che non delude. E questo esige un distacco da se stessi che si può raggiungere solo con un costante rapporto con il Signore e l’unificazione della vita attorno a Cristo. E questo si chiama familiarità con Gesù. La familiarità con Gesù Cristo dev’essere l’alimento quotidiano del rappresentante pontificio, perché è l’alimento che nasce dalla memoria del primo incontro con Lui e perché costituisce anche l’espressione quotidiana di fedeltà alla sua chiamata”. Bergoglio ha poi affermato chiaramente: “E’ una parola forte questa del ridicolo, no?, ma è vera: cedere allo spirito mondano espone soprattutto noi Pastori al ridicolo. Potremo forse ricevere qualche applauso, ma quegli stessi che sembreranno approvarci, poi ci criticheranno alle spalle”. Quindi, rivolto ai rappresentati pontifici, ha aggiunto: “Fate sempre tutto con profondo amore!”, “nella carità“, con “professionalità”. “Ricercate sempre il bene, il bene di tutti, il bene della Chiesa e di ogni persona”. (scorri la pagina in basso per il video).



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