Sparì nel nulla a Mazara del Vallo il primo settembre di 9 anni fa, poco prima di compiere 4 anni. Una scomparsa della quale era stata accusata la sorellastra Jessica Pulizzi – figlia dell’amante di Piera Maggio, madre della piccola – 17enne all’epoca dei fatti: per lei i pm e l’accusa avevano chiesto 15 anni di reclusione per concorso in sequestro e 5 anni e 4 mesi per il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb per false testimonianze ai magistrati. Ma il Trubunale, oggi, dopo un processo durato tre anni e mezzo ha emesso il suo verdetto, dichiarando innocente la Pulizzi e condannando Ghaleb a due anni di carcere. La mamma di Denise – sostenuta da una grande folla radunatasi davanti al Tribunale di Marsala – era presente in aula e non ha rilasciato dichiarazioni sulla sentenza: da quasi un decennio si batte senza tregua per cercare la verità sulla sua bambina e in più volte ha confessato di vedere dietro al rapimento la mano dei familiari del compagno Pietro Pulizzi, in particolar modo quello della figlia Jessica e dell’ex moglie Anna Corona, che lui aveva lasciato per intraprendere una relazione con la Maggio dalla quale sarebbe nata Denise, che avrebbe però portato il cognome di Tony, all’epoca ancora legalmente sposato con Piera. L’accusa ha visto nell’astio nei confronti della donna, il movente della Pulizzi per il rapimento della sorellastra, mentre la difesa, con una linea che si è dimostrata vicente, ha continuato a sostenere l’innocenza della ragazza per insufficienza di prove. 



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