Anche oggi il Papa, predicando durante la messa celebrata nella cappella della Casa di Santa Marta, ha esposto in maniera naturale e diretta il suo Magistero. Ha spiegato che ci sono persone che si mascherano da cristiani, «peccano o di eccessiva superficialità o di troppa rigidità, dimenticando che un vero cristiano è un uomo della gioia che poggia la fede sulla roccia di Cristo». Costoro, secondo Francesco, sono tristi e rigidi o, al contrario, allegri. Ma non a causa di Cristo. Si tratta di persone la cui fede è basata sulle parole, ma non sulla Parola di Cristo. «Nella storia della Chiesa ci sono state due classi di cristiani: i cristiani di parole – quelli “Signore, Signore, Signore” – e i cristiani di azione, in verità. Sempre c’è stata la tentazione di vivere il nostro cristianesimo fuori della roccia che è Cristo. L’unico che ci dà la libertà per dire “Padre” a Dio è Cristo o la roccia». Specificando ulteriormente i connotati di quei cristiani che amano solamente le «parole belle», il Papa li ha definiti come dei moderni gnostici. Magari, ha aggiunto il Vescovo di Roma, affermano pure di credere in Dio. Ma in maniera superficiale, «diffusa». «D’altra parte, sono quelli che credono che la vita cristiana si debba prendere tanto sul serio che finiscono per confondere solidità, fermezza, con rigidità. Sono i rigidi! Questo pensano che per essere cristiano sia necessario mettersi in lutto, sempre».



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