Una manifestazione sindacale che di nuovo fronteggia la polizia, e di nuovo tenta di sfondare per arrivare a gridare il suo dissenso fin dentro le stanze del potere dello stato. Ma la polizia respinge, e nella calca vola un colpo che ferisce al capo uno degli uomini alla testa del corteo. Scene già viste, e su cui sempre fioriscono le accuse reciproche di violenza, ma questa volta la vicenda merita, più di altre, di essere raccontata. Alla testa del corteo di quattrocento dipendenti della Ast (ex Thyssen), organizzato da tutte le sigle sindacali, c’era niente meno che il sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo. E proprio lui è stato ferito da questo colpo volato nel parapiglia della pressione del corteo per accedere alla prefettura. “La reazione della polizia è stata esagerata, mi hanno colpito con una manganellata provocandomi una ferita che ha richiesto due punti di sutura e un ematoma” ha dichiarato il sindaco. In serata, però, spunta un video che mostra un’altra verità. Quella che colpisce la testa del sindaco non è una manganellata ma una “ombrellata” (anzi due) di un uomo che sarebbe in seguito stato fermato dagli agenti. Il video dovrebbe aver fugato i dubbi dei più scettici, anche se in rete – solitamente molto attenta ai video-verità – i commenti sono ancora contro la polizia rea di una reazione spropositata. Ai lettori giudicare quanto successo, seppure dalla parziale informazione del video, che però mostra chiaramente le ombrellate e il sindaco che si ferisce nella circostanza. Comprensibilmente disorientato il primo cittadino potrebbe non essersi reso conto della direzione da cui provenivano i colpi, ma la polizia stando alle immagini non ha caricato nè ha risposto alla spinta dei manifestanti rimanendo sostanzialmente in linea. A difesa della prefettura.



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